martedì 21 dicembre 2010

Con l'augurio di vivere tanti "Happy days" nelle vacanze e nel 2011

Si avvicinano le vacanze... finalmente!
anche io, parrà strano, andrò in vacanza!
Desidero quindi fare a tutti i miei migliori auguri con il video di una canzone che adoro e che mi dona ogni volta che la sento positività ed energia!
Sperando faccia lo stesso effetto per chi legge... auguro BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO.
ARRIVEDERCI A PRESTO
Ely

domenica 19 dicembre 2010

Un po' di gioia e divertimento aiutano noi e gli altri!

Se ancora non lo avete visto vi consiglio questo esilarante video! a me mette gioia e allegria ogni volta!

Con tanti auguri perchè l'anno nuovo vi regali momenti un po' pazzi e felici!



Ciao Ely

venerdì 17 dicembre 2010

Educatori, genitori, docenti....

Questa sera desidero condividere una importante riflessione legata all'insegnamento. Questo perchè sto facendo dei corsi molto belli con gruppi di docenti che ringrazio sinceramente per la loro disponibilità e voglia di mettersi in gioco.
Per lo svolgimento del corso ho attinto ad alcuni libri, tra questi c'è un brano che mi ha particolarmente colpito e che desidero in parte riportare affinchè possa essere di sostegno alle riflessioni di altri.

" Gli educatori sono sempre stati come dei genitori sistitutivi, ma oggigiorno, per alcuni alunni, sono gli UNICI modelli adulti a disposizione. Sempre più spesso, questi studenti cercano di ricevere attenzione ad ogni costo. Qualsiasi tipo di attenzione, anche negativa, e sempre preferibile al sentirsi ignoranti.
Come influisce tutto ciò sul modo in cui l'insegnante gestisce la classe? Ora più che mai è necessario che bambini e ragazzi dispongano di parametri costanti ed equi. In passato il docente poteva stabilire questi parametri ricorrendo al proprio potere. Oggi chi volesse ricorrere ad un modello autoritario scoprirebbe che il numero di studenti per cui questo rappresenta un motivo di buona condotta e uno stimolo all'apprendimento è in continua diminuzione. Solo smettendo di esercitare il proprio potere e cominciando a costruire un rapporto AUTOREVOLE è possibile per l'insegnante capire questi ragazzi e trovare il modo di fare presa su di loro."

In effetti... prima che gli studenti si interessino a ciò che sappiamo, è necessario che sappiamo che CI INTERESSA DAVVERO DI LORO.
Molto spesso è semplicemente necessario spostare l'attenzione al di là del contenuto di ciò che stiamo insegnando per soffermarci a pensare a "come" lo stiamo trasmettendo.
La capacità comunicativa di un docente è infatti alla base del suo lavoro e per poterla gestire al meglio dobbiamo renderci conto del fatto che buona parte del messaggio si trasmette a livello NON VERBALE.
Il tono della voce, l'enfasi di una frase, la gestualità, lo sguardo, la posizione del corpo e quella all'interno della classe sono fattori determinanti per lo sviluppo di una buona comunicazione e di una migliore gestione della classe.
Infine, sembra scontato dirlo, ma purtroppo pare che non lo sia: LA PASSIONE.
Ho sentito tempo fa ad una conferenza pronunciare una frase meravigliosa:
"Meglio un docente con poche conoscenze ma appassionato che un erudito arido. L'appassionato trasmetterà quel poco che sa, l'altro non saprà trasmettere nemmeno una goccia di tutto la sua cultura".

Come sempre spero che queste parole possano essere spunto di riflessione e discussione!
Buona serata

martedì 14 dicembre 2010

Un altro punto di vista

Questa settimana ho svolto un incontro con una gruppo di genitori. Si parlava del tempo e si discuteva su come poterlo gestire ed organizzare meglio.
Mi piace sempre quando in aula trovo una persona scettica che decide di contestare tutto ciò che dico e propongo.
Queste persone temono il cambiamento, quasi lo rifiutano. Non sempre questa cosa è conscia, ma è certo che attaccarsi morbosamente alle proprie abitudini è comodo e confortante.
Anche quando sono proprio queste abitudini a farci stare male, vogliamo assolutamente mantenerle perchè sappiamo già come andrà a finire il film e possiamo lamentarci di quanto sia ingiusta e malata la vita in caso di esito negativo. Così facendo sicuramente troveremo anche qualcuno che incontrandoci dirà:" poverino, hai proprio ragione, la vita è ingiusta e meschina."
Poi un giorno sulla nostra strada qualcuno invece dice :" La vita è ingiusta perchè tu HAI DECISO che così sarebbe stato. Potresti anche scoprire che le cose sono differenti se solo accettasi un altro punto di vista!"
Vorrei essere sicura di non essere fraintesa: ritengo che ci siano situazioni difficilmente modificabili, situazioni brutte e sgradevoli indipendenti da noi con le quali si DEVE convivere.
Tali situazioni sono però, a mio avviso, MOLTE MOLTE MOLTE MENO di quanto desideriamo raccontarci.

Ad esempio: ogni volta che pronunciate la frase "non ho tempo per...." riflettete se DAVVERO non avete tempo o se semplicemente avete impiegato il vostro tempo per qualcosa d'altro!
Forse sarebbe meglio dire "Non ho avuto tempo per questa cosa perchè ne ho fatta un'altra!"
Cos' facendo acquisirete la consapevolezza che di tempo in realtà ne avete ma lo spendete probabilmente in modo non oculato o comunque seguendo una scala di priorità differente dalla vostra.
Se stabilisco infatti cosa per me è IRRINUNCIABILE, il tempo per farlo lo trovo!
Quando si sta male o si ha un impegno improrogabile il tempo per esserci lo si trova vero?
Decidete cosa è per voi IMPROROGABILE, cosa necessariamente richiede il vostro tempo e vedrete che quello che mancherà non sarà importante perchè sarà il tempo dedicato alle cose futili. In genere già facciamo così con i soldi. Ogni famiglia che gestisce bene il suo bilancio, destina i fondi innanzitutto alle cose necessarie (mutuo, bollette, spesa, assicurazioni, ecc) se avanzano soldi una parte si risparmiano e una parte si dedica alle cose superflue, quelle pertanto che se ci sono bene, ma se mancano non è poi così grave.
Il mio consiglio è: fatelo anche con il vostro tempo che è una risorsa ben più importante dei soldi.
Questi ultimi infatti vanno, vengono, possono essere guadagnati... Il tempo invece è DEMOCRATICO: è uguale per tutti!

Grazie a tutte le persone che ogni giorno, facendomi domande e condivdendo con me parte della loro vita, mi permettono di crescere e fare utili riflessioni.
Aprite la mente ad altri punti di vista, osservate e ascoltate le esperienze altrui e fate dei tentativi. Non chiudetevi raccontando a voi stessi che NON AVETE SCELTA E CHE NON SI PUO' FARE ASSOLUTAMENTE NULLA DI DIVERSO. Se siete onesti con voi stessi vedrete che in realtà altre soluzioni ci sono. Magari non volete provarle per paura o perchè le ritenete troppo difficili o perchè ancora non le conoscete!

Buona serata
Ely

mercoledì 8 dicembre 2010

DEDICATO A TUTTE LE MAMME..

Questo brano meraviglioso può essere utile a tutte le mamme che si sentono a volte stanche perchè credono che i loro sforzi non siano notati...
Per voi... per noi!

Si intitola "QUANDO PENSAVI CHE NON TI VEDESSI"

"Quando pensavi che non ti vedessi, ti ho visto appiccicare il mio primo disegno sul frigorifero, e mi è venuta subito voglia di farne un altro.
Quando pensavi che non ti vedessi, ti ho visto sistemare e mettere in ordine la nostra casa perchè fosse gradevole abitarci, e ho capito che le piccole cose sono le cose speciali nella vita.
Quando pensavi che non ti vedessi, ti ho sentito pregare Dio e ho imparato che esiste qualcuno con cui parlare e in cui avere fiducia.
Quando pensavi che non ti vedessi, ti ho visto preoccuparti per i tuoi amici, sani e malati, e ho capito che tutti dobbiamo aiutarci e occuparci l'uno dell'altro.
Quando pensavi che non ti vedessi, ti ho visto dare il tuo tempo e i tuoi soldi per aiutare persone che non hanno nulla, e ho capito che quelli che hanno qualcosa devono condividerlo con chi non ce l'ha.
Quando pensavi che non ti vedessi, ti ho sentito darmi un bacio di notte, e mi sono sentito amato e sicuro.
Quando pensavi che non ti vedessi, ti ho visto occuparti della nostra casa e di tutti noi che ci viviamo, e ho imparato ad avere cura di tutto quello che ci viene dato.
Quando pensavi che non ti vedessi, ho visto che ti assumevi le tue responsabilità anche quando non ti sentivi bene, e ho imparato che devo essere responsabile.
Quando pensavi che non ti vedessi, ho visto le lacrime scendere dai tuoi occhi, e ho imparato che qualche volta le cose fanno male e che piangere va bene.
Quando pensavi che non ti vedessi, ho visto quanto sono importante per te e ho deciso di diventare tutto ciò che riuscirò a diventare.
Quando pensavi che non ti vedessi, ho imparato quasi tutte le lezioni della vita che devo conoscere per essere una persona buona e positiva.
Quando pensavi che non ti vedessi, ti ho visto e avrei voluto dirti: GRAZIE PER TUTTE LE COSE CHE MI HAI FATTO VEDERE QUANDO PENSAVI CHE NON TI VEDESSI. "

Certo, ci sono anche i papà e sicuramente anche loro fanno molte di queste cose! La dedica mi ha fatto venire in mente subito le mamme e poi papà, nonni. nonne, insegnanti, educatori...
I bambini imparano osservando noi! :D

Buona serata.
Ely

domenica 5 dicembre 2010

Ognuno ha il suo punto di vista...

La PNL direbbe che ognuno ha la sua "mappa del mondo".
Rispettare il fatto che ci sono diversi modi di pensare e di vedere il mondo può essere molto utile, così come aiuta a tenere presente che tutti commettiamo degli sbagli.
In genere frequentiamo persone che la pensano come noi, pertanto è facile dare per scontato che il modo in cui vediamo il mondo sia quello in cui TUTTI lo vedono.
E' sorprendente invece scoprire che ci sono molte persone che hanno idee, convinzioni e sensazioni completamente diverse dalle nostre e che hanno anche ottime ragioni per essere così.
Evitando il giudizio e armandosi di un sano sentimento di curiosità possiamo scoprire le strategie di pensiero delle altre persone. Il loro modo di risolvere i problemi potrebbe essere migliore del nostro!
Inoltre è importante comprendere che una linea di pensiero può partire con ottime intenzioni, ma finire poi fuori strada. In fondo una strategia che funziona in una circostanza, può essere totalmente sbagliata in un altro contesto.
Come dei bravi detective, quando ci accorgiamo che c'è un problema, possiamo risalire al modo di pensare che lo ha creato e da quel punto partire per sviluppare una strategia di soluzione.
Delle piccole modifiche alle nostre idee, agli atteggiamenti e ai comportamenti POSSONO FARE MAGIE!

Create un copione ideale per la vostra vita, assicuratevi che comprenda tutte le aree per voi importanti (famiglia, amore, carriera, salute, benessere, avventura, creatività, apprendimento, ecc), perchè mettersi in contatto con i propri sogni, aiuta a scoprire obiettivi e bisogni nascosti.
Pensate in grande e buona fortuna per il vostro cammino!

Ely

mercoledì 1 dicembre 2010

NESSUN VENTO E' FAVOREVOLE PER CHI NON SA DOVE ANDARE...

Ieri sera ho riletto qeusta frase "Non importa da che parte tiri il vento. Una persona impegnata arriva sempre ai suoi obiettivi. Nella vita di un individuo le condizioni atmosferiche cambiano innumerevoli volte e quasi sempre senza dare preavviso; per qualcuno significa la catastrofe, per qualcun altro rappresenta il momento più gustoso della vita, dove sei chiamato a dimostrare al mondo e soprattutto a te stesso chi sei veramente e quanto vali".

Questa riflessione per me è un dono...
Fa capire per quale motivo, spesso, dobbiamo benedire le difficoltà che incontriamo nella vita: esse infatti, se affrontate, non fanno altro che tirare fuori il meglio di noi.
Le azioni migliori, le idee più brillanti, le azioni più efficaci in assoluto della mia vita sono SEMPRE scaturite da una situazione difficoltosa.

Oggi discutendo con un caro amico mi sono sorpresa a pensare: "sei come la fenice... risorgi dale ceneri!!"
Questo è vero e accade perchè non mi fermo mai a lamentarmi per ciò che di brutto mi accade, non cerco responsabili, non desidero a tutti i costi comprendere il motivo di un destino apparentemente ingiusto ai miei occhi.
Alzo la fronte, guardo avanti e decido quale può essere la migliore mossa successiva con ciò che ho. Se mi manca qualcosa, chiedo dignitosamente, senza vergognarmi.

E poi, quando arrivo alla meta, se ci arrivo, NON DIMENTICO CHI MI HA AIUTATO ED ACCOMPAGNATO. Cosa che troppo spesso accade.

Io non sono nè migliore nè peggiore di tante altre persone che vedo e incontro ogni giorno...
Credo che l'unica differenza vera sia data dalla VOLONTA' di non essere mai per nessun motivo vittima delle circostanze. Forse l'ho fatto per troppo tempo.

Questa sera, non so bene cosa ho scritto, so solo che erano dei pensieri che volevano a tutti i costi uscire fuori!

Buona notte a tutti.
Ely

sabato 27 novembre 2010

LEGAMI E AMICIZIE

"Ci sono persone lontane a cui siamo legati da un filo sottile ma irrecidibile, non le vediamo, non sappiamo più nulla di loro, certe volte non sappiamo neppure se sono vive, ma non importa, vivono sempre dentro di noi. A volte sono legami che si saldano durante l'infanzia, quando noi siamo come siamo, senza sovrastrutture o atteggiamenti, o nel periodo della scuola, quando si condividono irripetibili trasformazioni, altre volte, invece, sono persone che incontriamo per caso, in qualche parte del mondo, e trascorriamo con loro momenti indimenticabili, fosse solo il viaggio in un autobus sgangherato che arranca su di una strada in mezzo alle montagne o che attraversa di notte pianure desolate e rari villaggi illuminati. E loro rimangono lì, su quell'autobus, a vivere la loro vita, fatta di quelle cose che per un attimo, solo per un attimo, abbiamo condiviso, e noi ce ne andiamo via, a vivere la nostra, di vita, sapendo che non le rivedremo mai. Eppure quell'attimo, apparentemente insignificante nel conto dei nostri giorni, ha imbastito un legame definitivo. Il pianeta è ricoperto da questi fili invisibili che uniscono le persone, una rete molto più fitta di internet. Tu per me sei una di queste persone, e sappi che non sono tante, ti sei conquistato un piccolo spazio laggiù, nel fondo segreto del mio cuore e sei diventato anche tu parte di me...."

Ci sono persone che toccano la nostra vita per un attimo, altre per una stagione, poche per sempre...
Non potrò mai lasciare andare dal mio cuore queste ultime, anche se ciò significa molto spesso portare con se delle spine che provocano dolore.

Buona serata e buona domenica.
Ely

venerdì 26 novembre 2010

NON PRENDERSI MAI TROPPO SUL SERIO!

Spesso mi capita di pensare agli errori che ho fatto, in genere con divertimento e gratitudine. Sono affezionata ad ognuno di essi, perchè è da essi che ho imparato e averli commessi mi ha portato fino a qui.
Mi è allora tornato in mente, questa sera, un brando che ho letto tempo fa e che mi aveva colpito moltissimo che parla proprio degli errori:

"Nessuno è perfetto, nemmeno io! Ho fatto più errori della maggior parte delle persone: ecco perchè ho imparato così tante cose. Il trucco sta nel non continuare a fare gli stessi errori all'infinito. Ci sono molte persone che si trattengono, perchè si preoccupano di ciò che potrebbero pensare gli altri. Esitano. Aspettano, e aspettano, e aspettano. Il loro più grande problema è che prendono se stessi ed il loro mondo troppo sul serio. Quello che le persone dovrebbero fare è imparare a prendersi più alla leggera e decidere di sentirsi bene anzichè cercare di essere importanti."

"Evita di diventare troppo serio. Troppe persone diventano serie e cercano di avere 'ragione' tutto il tempo. Se nella vita non riesci ad arrivare dove vuoi e continui a credere che avere 'ragione' sia la cosa più importante, più importante dell'essere felici... E' qui che sprechi l'energia di una vita e te ne accorgi poi, dopo dieci anni, di non aver avuto ragione e che non aveva alcuna importanza"

Gli errori che commettiamo ci aiutano a comprendere se stiamo seguendo la strada giusta, oppure se è meglio cambiare strategia. Non sentiamoci falliti o frustrati per questo, ma felici di aver appreso una nuova lezione essendo diventate persone più ricche!

Buona serata!

martedì 23 novembre 2010

lasciar andare i figli senza sentirsi abbandonati

Ogni giorno vedo tanti adolescenti e molti genitori. Spesso mi capita di vedere un eccessivo attaccamento da parte soprattutto delle mamme e una difficoltà oggettiva dei ragazzi nel "prendere il volo".
Qualche tempo fa ho letto un libro che parlava di emozioni e sono incappata in un decalogo che aiuta a riflettere porprio su questo tema: come aiutare i nostri figli a volare da soli? come vincere il desiderio di proteggerli e tenerli vicini?
Di seguito qualche consiglio!!

IMPEGNARE: pretendere sempre un impegno significativo con un rendimento scolastico almeno sufficiente. Laddove ciò non si verifichi bandire regali significativi

RESPONSABILIZZARE: Se vostro figlio intende iscriversi all'università fategli capire fin da subito che è una scelta che comporta dei sacrifici. L'università infatti non è nè un parcheggio a lunga sosta nè una passeggiata, ma ha un costo e richiede impegno e serietà.
Se vostro figlio non riesce a mantenere almeno una media di 4 esami superati all'anno forse è meglio rivedere la scelta e orientarlo verso la ricerca di un lavoro.

ALLENARE AL REALISMO: non abituate i vostri figli a ritenere inesauribili le finanze della famiglia. Se i soldi scarseggiano non esitate a diminuire anche i confort dei ragazzi. Nel caso in cui invece i soldi non scarseggino è comunque meglio abituarli ad una sana gestione dell'economia, evitando sprechi e spese fuori luogo. (un giorno dovrà essere in grado di badare a se stesso e di fare delle rinunce senza sentirsi frustrato per questo)

RICONOSCERE LE COMPETENZE: Comprate ai figli auto e motorino, se è nelle vostre possibilità, solo quando hanno dato prova di affidabilità negli studi e negli impegni

CONDIVIDERE: Comunicate punti di vista, critiche, consigli, malumori, delusioni e sofferenze così come fierezza, orgoglio, soddisfazione e approvazione per ciò che vostro figlio fa.

CONTENERE: sanzionare senza deroghe ogni volta che viene assunto un comportamento fortemente inadeguato come tornare a casa ubriaco, bugie, non rispettare gli orari di rientro, ecc.

ALLENARE ALLA COOPERAZIONE: qualora vostro figlio lavori in modo stabile o saltuario è bene che contribuisca in una qualche forma anche minima alle spese di casa

FAVORIRE L'IDENTIFICAZIONE: raccontare ai figli le difficoltà e i traguardi raggiunti quando eravate giovani, comunicando loro paure, gioie, trepidazioni e ansie. Ai figli le storie di vita interessano molto più di quanto possiate immaginare

PROMUOVERE IL DESIDERIO E L'ENTUSIASMO: raccontare anche con coinvolgimento emotivo, quanto possa essere bella l'autonomia e quanta gioia si prova nel realizzare i propri desideri e obiettivi

TRANQUILLIZZARE: Ricordatevi di dire ai vostri figli che, anche se dovranno essere autonomi e staccarsi costerà fatica e impegno a tutti quanti, voi ci sarete sempre.


Una cosa che io spesso dico ai ragazzi è che alla fine, nel bene o nel male, tutti siamo riusciti a crescere e a costruirici un piccolo spazio nella vita!
sicuramente riusciranno anche loro, come ogni cosa DEVONO VOLERLO e voi dovete aiutarli a desiderare e conquistare l'indipendenza. Meglio ancora L'INTERDIPENDENZA.

Buona serata!

lunedì 22 novembre 2010

PARLANO ANCORA DEI MIEI PROGETTI!

E' un periodo di grandi emozioni e devo ringraziare di questo tutte le persone che hanno creduto in me e che continuano a farlo!

Questa sera ho scoperto un articolo sulle learningweek da me organizzate in collaborazione con il Liceo Parini di Barzanò e con altri Enti come ad esempio l'Università LIUC di Castellanza.

Sono felice ed orgogliosa.
Grazie :)

domenica 21 novembre 2010

AUTOSTIMA ED ERRORI

Questa sera desidero raccontare una storia che fa riflettere molto...

"Il coach mi faceva sudare. Ricordo in particolare un allenamento. "Stai sbagliando tutto, ricomincia, rifallo" Provai a fare quello che voleva. Non bastava. "Me lo devi Randy. Alla fine dell'allenamento resti qui a fare delle flessioni."
quando finalmente mi lasciò andare, l'allenatore in seconda venne a rassicurarmi. "Il coach ti ha messo sotto sul serio, vero?" Riuscii a malapena a balbettare un si.
"E' un buon segno" mi disse. "Quando sbagli e nessuno ti dice più niente, significa che si sono arresi"
E' una lezione che mi ha segnato per tutta la vita.
Quando vi rendete conto che state sbagliando e nessuno si preoccupa di farvelo notare, vuol dire che siete messi davvero male. Chi vi critica, in realtà, vi sta facendo del bene e significa che si preoccupa ancora di voi.
Si discute molto in questo periodo su come insegnare ai bambini l'autostima. Non è qualcosa che si può insegnare; è qualcosa che devono costruirsi da soli. Il coach operava in un'area vietata alle lusinghe. Autostima? Sapeva che c'era una sola maniera per insegnare ai bambini come svilupparla: dar loro qualcosa che non sanno fare, costringerli a lavorare sodo finchè non riescono. Poi si comincia daccapo con qualcos'altro e il processo ricomincia.
Quando il coach mi prese con sè, ero ancora un ragazzino maldestro di poco valore, senza forza e resistenza fisica. Ma mi fece subito capire che, lavorando sodo, il giorno dopo sarei riuscito in cose che allora non sapevo fare.
Capisco che oggigiorno un simile coach rischierebbe di essere esonerato dalla Federazione sportiva giovanile. E' troppo severo. I genitori si lamenterebbero."

Questo brano tratto da un libro molto interessante, mi ha dato la possibilità di riflettere nuovamente su un argomento a me decisamente molto caro e cioè l'autostima.
Ogni giorno incontro persone che non ne hanno e che si ritrovano a vivere una vita infernale per questo.
Spero possa essere di aiuto leggere queste poche parole.
Dentro di ognuno di noi c'è un tesoro che non aspetta altro che di essere svelato.
Buona fortuna!

mercoledì 17 novembre 2010

COACHING NELLE SCUOLE

Oggi ho avuto una splendida sorpresa!
Ho scoperto che un mio progetto nato quest'anno, che sta avendo un ottimo riscontro in una scuola di Barzanò, è stato preso ad esempio.

Il sito GENITORI A SCUOLA, ha infatti segnalato il progetto di coaching che sto svolgendo grazie alla lungimiranza della Preside del Liceo Parini di Barzanò e alla disponibilità dei colleghi docenti.

Grazie dunque alla scuola che mi ha dato questa possibilità e ai docenti che hanno accettato di partecipare ad un simile progetto.

Buona serata
Ely

martedì 16 novembre 2010

Non ho tempo... parte seconda

Qualche giorno fa abbiamo parlato della gestione del tempo, facendo riferimento ad un interessante libro che ho letto lo scorso anno.
Vorrei condividere con coi gli ultimi consigli che ancora non avevo pubblicato!

"Dovrei dedicare più tempo alla famiglia e a me stesso, ma non posso...." questa è solo una questione di priorità. Se riteniamo il nostro tempo libero e il tempo dedicato alla famiglia un'attività prioritaria, dobbiamo trattarlo allo stesso modo di un importante incontro di lavoro: un punto fermo sulla nostra agenda.
Come sempre quando si decide di partecipare ad una attività, bisogna rinunciare a qualcos'altro. Sta a voi decidere cosa è davvero più importante.

"Pianificare è impossibile, ci sono troppi eventi imprevisti..." Ogni giorno possiamo essere sicuri che ci saranno una serie di imprevisti. Per questo motivo gli imprevisti sono una delle poche certezze su cui possiamo fare affidamento!!
Nel gestire i propri impegni è dunque utile tenere presente una semplice regola: almeno il 60-70% di attività devono essere programmate, massimo il 30-40% di tempo va lasciato libero per gestire gli imprevisti che sicuramente ci saranno!

"Faccio prima a farlo io che delegare agli altri..." (qui io come donna e mamma, mi ci vedo moltissimo!!!) aiutare chi ci sta vicino ad imparare a fare le cose al posto nostro delegando un po'. magari al momento fa perdere tempo , ma poi ne fa guadagnare moltissimo. Ad esempio: rendere un bambino autonomo nella preparazione del mattino (svegliarsi, vestirsi, lavarsi, fare colazione, ecc) inizialmente è faticoso, ma una volta insegnato permette di dormire di più oppure di guadagnare tempo prezioso!

"più ore lavoro, meglio è..." attenzione che quando si è stremati non si rende più. E' molto meglio, potendo scegliere, lavorare il giusto con la dovuta attenzione e qualità, piuttosto che fare 18 ore al giorno!

Spero che queste indicazioni, che per me sono state infinitamente preziose, possano esserlo anche per voi!
Una buona giornata a tutti!
Ely

giovedì 11 novembre 2010

SEMINARI: "L'AUTOSTIMA DEL GENITORE"

Buongiorno,
nel mese di dicembre farò due incontri sull'autostima legata al ruolo di genitore.
Di seguito i dettagli dell'iniziativa:

"La nascita di un bambino e i suoi primi momenti di vita portano con sé al contempo una enorme gioia ed un grande timore. Quante volte le neomamme ed i neopapà si sono chiesti: ”perché non ci hanno dato il libretto delle istruzioni?!?”
Questo percorso di 2 incontri intende dare alcune semplici indicazioni per gestire i primi difficili momenti da genitori senza sentirsi in colpa o inadeguati. Grazie ad alcune tecniche base di Programmazioneneurolinguistica sarà possibile gestire il proprio livello di tranquillità ed autostima necessari per accompagnare in modo sereno la crescita del bambino."

PER CAMMINARE CRESCENDO INSIEME AI VOSTRI FIGLI
CON GIOIA E SERENITA’

Il corso si terrà presso l’asilo “IL TRENINO DEI DESIDERI” di Barzano' (LC) nei giorni
4 E 11 DICEMBRE
DALLE 15.30 ALLE 17.30


Per partecipare è necessario prenotarsi inviando una mail al seguente indirizzo: elygalante@gmail.com oppure chiamando il numero 3282311021.
IL COSTO DI PARTECIPAZIONE E’ DI 5€ A PERSONA

Se siete interessati fatemi sapere perchè il numero di posti disponibili è limitato.

Buona giornata
Elena

martedì 9 novembre 2010

LE SCELTE CHE INCONTRIAMO..

Questo brano è di estrema ispirazione per me. E' stato scritto da Jim Rhon che è uno dei più grandi formatori e motivatori del mondo.
Lo regalo a voi!

"Ognuno di noi incontra due diverse scelte circa quello che faremo con le nostre vite.
La prima scelta può essere l'essere di meno rispetto alle nostre capacità; di guadagnare di meno, di avere di meno, di leggere di meno e pensare di meno; di provare di meno e disciplinare noi stessi a fare meno.
Queste sono le scelte che portano ad una vita vuota; queste sono le scelte che, una volta fatte, portano ad una vita di costante apprensione invece di una vita di grande anticipazione.
La seconda scelta?
E' di fare tutto! di diventare tutto quello che possibilmente riusciamo, di leggere ogni libro possibile, di guadagnare più che possiamo; di dare e condividere il più possibile; di sforzarci, di produrre e raggiungere il più possibile.
Tutti noi abbiamo la scelta: la scelta di fare o non fare. Di essere o di non essere. Di essere tutto, di essere di meno o di essere niente.
Come accade per l'albero, sarebbe per tutti noi una sfida interessante poter allungarci in ogni direzione possibile la totalità delle nostre capacità.
Perchè non fare tutto ciò che possiamo, ogni momento che possiamo, il meglio che possiamo, per tutto il tempo che possiamo?
Il nostro ultimo obiettivo nella vita dovrebbe essere creare tutto quanto il nostro talento, abilità e desiderio ci permettono.
Accettare di fare meno di quello che potremmo in realtà vorrebbe dire perdere il più importante degli obiettivi.
I risultati sono il miglior strumento di misura per valutare il progresso umano. Non lo è la conversazione. Non lo è la spiegazione. Non la giustificazione.
I risultati.
Se i risultati sono inferiori a quello che il tuo potenziale suggerisce, allora dobbiamo sforzarci di diventare meglio oggi rispetto a ieri. Le migliori ricompense sono sempre riservate a coloro che portano il maggiore valore a se stessi ed al mondo intorno a loro come risultato di chi e che cosa sono diventati."

Credete in voi stessi e nel vostro potenziale e realizzerete meravigliosi cambiamenti nella vostra vita.
Buona fortuna!

una bella intervista!

L'altra sera ho visto una intervista di Claudio Amendola in televisione. Mi è piaciuta molto sia per alcune riflessioni che ha fatto da genitore e da nonno sia per il finale sul golf!
Finalmente qualcuno che ammette che non è uno sport snob e che è bello praticarlo a tutte le età!

Desideravo condividerla!
Buona giornata.
Elena

domenica 7 novembre 2010

Non ho tempo

Oggi pensavo per l'ennesima volta negli ultimi giorno... "uf, non ho tempo di fare..."
mi sono ricordata di un bellissimo libro letto circa un anno fa. Ne ho riletto un brano che mi aveva colpito e che desidero condividere.

"Non ho tempo per.... E' un alibi, è naturale avere un tempo limitato a disposizione, la vera sfida è scegliere gli obiettivi e le attività giuste. Non aver tempo per fare tutto è un dato di fatto, è la premessa, è il motivo per cui occorre lavorare per il suo ottimale investimento. Eliminiamo dal nostro vocabolario frasi del tipo:" Se avessi più tempo allora si che potrei...", "Non ho tempo per fare nulla.." . Se non ho tempo per fare qualcosa significa semplicemente che sto dando una maggiore importanza ad altre attività rispetto a quella che non riesco a fare. L'importante è chiedersi quali siano le attività e gli obiettivi su cui vale la pena di investire il nostro tempo limitato (1440 minuti ogni giorno sempre e comunque). Gestire il tempo è un po' come investire del denaro: dobbiamo scegliere l'investimento migliore valutando i costi, la propensione al rischio e la remunerazione attesa.

"Fermarsi a riflettere e pianificare fa perdere tempo..." Pianificare fa guadagnare tempo, è un investimento che ci viene ripagato con ottimi interessi. Anche solo l'abitudine di dedicare cinque minuti al giorno alla pianificazione del lavoro ci consente di trarre notevoli benefici in termini di maggiore focalizzazione delle nostre attività sugli obiettivi con conseguente riduzione delle perdite di tempo. Cinque minuti prima di iniziare a lavorare la mattina, prima di riprendere il pomeriggio e alla fine della nostra giornata sono una doverosa abitudine. Se NON dedichiamo un adeguato tempo alla pianificazione lavoreremo in balia degli eventi e delle circostanze che si susseguono intorno a noi, e questa sì che è una gran perdita di tempo"

Ne brano da cui ho tratto questo passo c'erano altre tre pillole di saggezza, ve le scriverò nei prossimi giorni, per non dilungarmi troppo stasera!

Bacione e .... investite bene il vostro tempo!
Ely

giovedì 4 novembre 2010

STAY HUNGRY... STAY FOOLISH

Quando le cose vanno male, faremmo qualsiasi cosa pur di non provare più dolore. Alle volte allora capita che ci si chiuda e si eliminino tutte le aspettative per evitare di rimanere nuovamente delusi. Questo però ci porta nella tomba delle emozioni, dove non si prova mai nè troppo piacere nè troppo dolore e dove si cerca di giustificare la limitatezza delle proprie azioni affermando che biosgna essere realistici.
LA VITA IN REALTA' E' UN EQUILIBRIO E IL LEADER E' QUELLO CHE PERCORRE LA STRADA NEL GIUSTO MEZZO.

Buona notte e buona fortuna

mercoledì 3 novembre 2010

TU CE L'HAI IL FIDANZATO?

Sono un po' di giorni che non scrivo perchè ho avuto moltissimo da fare e mi scuso per aver trascurato il blog!
Oggi però vorrei condividere un brano molto carino che però fa rilfettere davvero tanto. Leggetelo se avete tempo e voglia e riflettete sull'importanza di NON DARE PER SCONTATE LE EPRSONE CHE ABBIAMO VICINO. E' importante in un rapporto riconquistarsi ogni giorno!

"Quando vado dai miei zii mi diverte vedere mia cugina, la più grande, prepararsi per l'arrivo del suo fidanzato. Si pettina, si profuma, si mette il rossetto, indossa un bel vestito e corre per tutta la casa mettendo in ordine perchè "il mio amore" trovi tutto a posto. Poi arriva il fidanzato che puzza di lozione e quando si guardano... fluff, sembra che galleggino in aria. Stanno sempre abbracciati, lei gli offre i biscotti che ha preparato per lui, e lui loda tutto quello che lei gli cucina con amore per cena.
Poi, dopo aver fatto sloggiare i bambini dal salotto, stanno seduti a dirsi mille stupidaggini per ore. Si ascoltano senza perdere un particolare e senza lasciarsi mai le mani, finchè al sottoscritto non rimane che salutare la compagnia quando lo zio inizia ad andare in giro con un cuscino sotto braccio.
Il giorno dopo ho chiesto a mia mamma che era il suo fidanzato, e lei con un gran sorriso mi ha detto che il suo fidanzato è mio papà... ma io non le credo. Come è possibile che il suo fidanzato sia mio papà? Prima di tutto non arriva mai con una mazzo di fiori o una scatola di cioccolatini. Certo, fa un regalo alla mamma per il suo compleanno e a Natale, ma non ho mai visto il fidanzato di mia cugina arrivare con un frullatore o una busta con dei soldi perchè si comperi quello che vuole. E poi, mamma non fa la faccia da Biancaneve quando papà torna dal lavoro,e neanche lui sorride come il Principe Azzurro quando la guarda.
Mamma non corre ad aggiustarsi i capelli o a mettersi il rossetto quando papà sta per arrivare, e a mala pensa si volta per dirgli ciao, perchè sta controllando i miei compiti.
Il saluto di papà, invece di "ciao, vita mia" è "ciao, che giornataccia" e subito si mette in pantofole per stare più comodo. Mia mamma invece di dire "cosa vorresti per cena?" gli dice "vuoi mangiare?", e quando credo che papà stia per dirle: "Come sei bella oggi", le chiede invece :"Dove hai messo il telecomando?". I fidanzati si dicono cose romantiche, ad esempio:"Quanto ti amo!" e non :"Allora sei andata in banca?".
Mia cugina ed il suo fidanzato non riescono a smettere di guardarsi. Quando mamma passa davanti a papà, lui sposta la testa per non perdersi nemmeno un particolare del programma che sta guardando alla televisione.
A volte, papà abbraccia mamma a sorpreza, ma lei si toglie perchè è sempre di corsa.
E poi, i miei genitori si toccano la mano solo quando, durante la messa, il sacerdote dice di scambiarsi il segno di pace.
Io penso che mia mamma dice che sono fidanzati per non farmi sapere che "hanno rotto" quando si sono sposati. La verità è che nè mia mamma nè mio papà hanno un fidanzato/a.
Sono solo marito e moglie".

Questo tema scritto da un bambino di scuola elementare fa davvero riflettere!
Certo gli impegni sono molti, ma a volte è meglio lasciare indietro un po' di polvere sui mobili e qualche minuto di calcio in tv per stare con la persona che amiamo, ricordare perchè ci amiamo e far sentire all'altro tutto il nostro calore e affetto.
Buona fortuna!

mercoledì 27 ottobre 2010

EDUCARE FIGLI RESPONSABILI

Educare un figlio non significa incolpare, rimproverare, brontolare, fargli la predica e intimorirlo continuamente.
Formare non significa imporre, terrorizzare e neppure controllare. Per educare un figlio occorre rispettarlo, nutrire il desiderio sincero di aiutarlo e, ovviamente essergli di esempio.
Perchè un figlio diventi una persona responsabile è necessario che riconosca i suoi errori come NORMALI, che ne comprenda le cause e si impegni per correggere i comportamenti legati a quegli sbagli.
Una cosa che ho notato nello sport ma anche a scuola è che quando un bambino prende un brutto voto in genere si dice:" la maestra gli ha dato un brutto voto", quando invece va bene la frese che si pronuncia è ben diversa e suona più o meno così:"bravo hai preso un bel voto!".
Quindi quando le cose vanno male è indipendente da lui, quando vanno bene ne è l'unico artefice?
SE I BAMBINI NON RICONOSCONO I LORO ERRORI DIFFICILMENTE POTRANNO CORREGGERLI.
Se per caso identificate un simile atteggiamento nei vostri bambini cercate immediatamente di correggerlo spiegando che sbagliare è umano e naturale, ma che vanno compresi gli errori per non commetterli più in futuro.

Uno dei modi più semplici per rovinare la vita dei bambini è arrabbiarsi eccessivamente quando sbagliano, installando il loro il terrore di commettere errori. Quando lo ammettono cerchiamo di incoraggiarli a rimediare senza innervosirci.
Se ciò che desiderate è aiutare vostro figlio a crescere sicuro di sè dovrete permettergli di commettere degli errori e insegnargli ad imparare da essi.

UNA VITA FATTA DI PAURA DELLE RESPONSABILITA' PRODUCE BAMBINI E DOMANI ADULTI CHE INCOLPANO GLI ALTRI O IL SISTEMA O IL DESTINO DI QUALSIASI COSA ACCADA LORO. Incapaci pertanto di prendere iniziativa e costruire davvero il loro futuro.

Se desiderate invece che imparino ad essere responsabili che riconoscano i propri errori e ne sappiano trarre degli insegnamenti dovrete essere per primi di esempio!
Riuscite ad immaginare l'ammirazione, l'affetto ed il rispetto con cui i vostri figli vi guarderanno se avrete il coraggio di riconoscere i vostri errori davanti a loro?

Vi posso assicurare che sarà enorme e durerà molto a lungo. Questo lo affermo per esperienza personale.

Un'ultima cosa: quando un bambino sente di essere libero di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, pensieri, sentimenti e comportamenti sviluppa la forza di NON ESSERE VITTIMA.
Così potrà vivere una vita da protagonista.

Buona serata e buona fortuna!
Ely

martedì 26 ottobre 2010

OGNI TANTO NASCE UN FUORICLASSE

Questa mattina mentre prendevo il caffè ho letto sulla gazzetta dello sport un articolo che mi ha riempito di gioia.
Forse pochi sanno chi è Matteo Manassero e cosa ha realizzato e sta realizzando nel mondo del golf.
Il suo merito è giocare con disinvoltura uno sport che in Italia viene definito per ricchi o per vecchi. In realtà non è così, ma ci voleva un fuoriclasse perchè si inziasse a parlarne e perchè ci fosse un po' di attenzione su questo argomento.
La cosa assolutamente meravigliosa è l'immagine di questo ragazzo che a soli 17 anni ha già collezionato una serie di record spaventosi e non si è montato assolutamente la testa.
E' sereno, dolce, umile e ben educato.
Speriamo che oltre che aiutare la diffusione del golf in Italia possa essere di esempio per molti giovani (e meno giovani) sportivi.
Buona serata.
Ely

lunedì 25 ottobre 2010

ESSERE CREATIVI

La creatività spesso si confonde con il talento degli inventori che scoprono qualcosa di nuovo, mai pensato prima.
In realtà non è sempre così, creatività è anche mescolare in modo nuovo e alternativo ciò che già c'è, creando una ricetta mai vista prima. (e non stiamo parlando strettamente di cucina, bensì di vita!)

LA CREATIVITA' E' UNA SCELTA.

E' il risultato di una decisione consapevole di pensare in modo diverso, di assumerci la responsabilità del nostro pensiero, di creare più strade per noi stessi.

Quando qualcuno vi dice "Devi cambiare! Trova una idea originale! Inizia a pensare!!" come reagite?
Se il primo pensiero è qualcosa tipo "E' impossibile." smettete direttamente di pensare perchè vi siete già costruiti intorno un limite.
Se invece guardate le cose da un altro punto di vista valutando che forse si può cambiare qualcosa, allora state facendo il primo passo verso una vita meravigliosamente creativa!
Buona serata!
Ely

sabato 23 ottobre 2010

Perchè guardarsi le spalle?

In questo periodo sono molto felice. Molte cose che desideravo si stanno poco per volta realizzando soprattutto in campo professionale ma anche personale. Le persone che ho vicino e mi vogliono bene mi dicono spesso che sono felici per me ma che è bene che io non parli troppo della mia gioia. Devo guardarmi le spalle dall'invidia e dalle possibili cattiverie.
Ma io mi chiedo perchè?
Quello che ottengo è frutto di lavoro, fatica, fortuna, solidarietà e molto altro. Tutti sappiamo che, a parte poche eccezioni, la vita non regala molto. Bisogna guadagnarsi i successi. Ma una volta raggiunti perchè non esserne felici?
perchè non esternare questa felicità?
Le persone che incontro, i ragazzi con cui ho la fortuna di parlare credo siano attirati e confortati dal sentire che ci sono persone che ce la fanno.
Se diciamo sempre e solo quando va male non possiamo poi lamentarci che i giovani non credano nel futuro.
Io vorrei con la mia gioia di vivere, lavorare e crescere dare speranza a chi incontro. La speranza che mi ha aiutato quando è morto mio padre, la stessa che mi ha sostenuto quando credevo di non avere un futuro, quella che oggi mi fa sorridere, gioire e ringraziare il cielo per dove sono ora e per dove arriverò domani.
Perchè la vita deve essere un disco rotto in cui ci si lamenta di ciò che non funziona, intervallata da brevi parentesi in cui accade qualcosa di felice?
Io ho deciso di ribaltare questa consuetudine.
Desidero che la mia vita sia un percorso di gioia, intervallato da attimi magari di tristezza o difficoltà.
Per questo non mi guardo le spalle e adoro dire che, dopo aver passato periodi bui e momenti difficili, sono felice, soddisfatta e serena.
Auguro la stessa cosa a tutti voi.
Ely

mercoledì 20 ottobre 2010

siate felici!

Oggi un amico mi ha inivato questo splendido viedo che regalo a tutti, con l'augurio che possiate essere felici se ancora non lo siete.



Buona giornata
Ely

martedì 19 ottobre 2010

Cosa vogliono le donne?

Qualche mese fa ho svolto un corso con un amico. Durante la serata, questo amico ha letto una storiella trovata in internet davvero illuminante su noi donne!
Per gli uomini... leggete con attenzione! E per le donne... leggete e, magari, sorriderete anche voi ritrovandovi un po' in questo divertente racconto!

"Un giorno il giovane Re Artù fu catturato ed imprigionato dal sovrano di un regno vicino. Mosso a compassione dalla gioia di vivere del giovane, piuttosto che ucciderlo, gli offrì la libertà, a patto, però, che rispondesse ad un quesito molto difficile: cosa vogliono veramente le donne?
Artù avrebbe avuto a disposizione un anno, trascorso il quale, nel caso in cui non avesse trovato la risposta, sarebbe stato ucciso. Un quesito simile avrebbe sicuramente lasciato perplesso anche il più saggio fra gli uomini ed al giovane Artù sembrò una sfida impossibile, tuttavia, avendo come unica alternativa la morte, Artù accettò la proposta, e fece ritorno al suo regno.
Ivi giunto, iniziò a interrogare chiunque: la principessa, le prostitute, i sacerdoti, i saggi, le damigelle di corte e via dicendo, ma nessuno seppe dargli una risposta soddisfacente. Ciò che la maggior parte della gente gli suggeriva era di consultare una vecchia strega, poichè solo lei avrebbe potuto fornire la risposta, ma a caro prezzo, dato che la strega, era famosa in tutto il regno, per gli esorbitanti compensi che chiedeva per i suoi consulti. Il tempo passò... e giunse l'ultimo giorno dell'anno prestabilito, così che Artù non ebbe altra scelta che andare a parlare con la vecchia strega, che accettò di rispondere alla domanda, solo al patto di ottenere la mano di Gawain, il più nobile dei cavalieri della Tavola Rotonda, nonchè migliore amico di Artù! Il giovane Artù provò orrore a quella prospettiva.. la strega aveva la gobba ad uncino, era orrenda, aveva un solo dente, puzzava di acqua di fogna e spesso faceva dei rumori osceni! Non aveva mai incontrato una creatura tanto ripugnante. Perciò rifiutò di accettare di pagare quel prezzo e condannare così l'amico a sobbarcarsi un simile fardello! Gawain, venuto al corrente della proposta, volle parlare ad Artù dicendogli che nessun sacrificio era troppo grande per salvare la vita del suo re e la tavola rotonda e che quindi avrebbe accettato, di buon grado, di sposare la strega. Il loro matrimonio fu pertanto proclamato e la strega finalmente rispose alla domanda: "Ciò che una donna vuole veramente è: essere padrona della propria vita". Tutti concordano sul fatto che dalla bocca della strega era uscita senz'altro una grande verità e che sicuramente la vita di Artù sarebbe stata risparmiata. Infatti il sovrano del regno vicino risparmiò la vita ad Artù e gli garantì piena libertà. Ma che matrimonio avrebbero avuto Gawain e la strega? Artù si sentiva lacerato fra sollievo ed angoscia, mentre Gawain si comportava come sempre, gentile e cortese. La strega al contrario esibì le sue peggiori maniere.. mangiava con le mani, ruttava e petava, mettendo tutti a disagio. La prima notte di nozze era vicina e Gawain si preparava a trascorrere una nottata orribile, ma alla fine prese il coraggio a due mani ed entrò nella camera da letto, ma.... che razza di vista lo attendeva! Dinnanzi a lui, discinta sul talamo nuziale, giaceva semplicemente LA PIU' BELLA DONNA CHE AVESSE MAI VISTO. Gawain rimase allibito e non appena ritrovò l'uso della parola (il che accadde dopo diversi minuti) chiese alla strega cosa le fosse accaduto. La strega rispose che era stato talmente galante con lei quando si trovava nella sua forma repellente, che aveva deciso di mostrarglisi nel suo altro aspetto e che per la metà del tempo sarebbe rimasta così mentre per l'altra metà sarebbe tornata la vecchiaccia orribile di prima. A questo punto la strega chiese a Gawain quale dei due aspetti avrebbe voluto che ella assumesse di giorno e quale di notte. Che scelta crudele! Gawain iniziò a pensare all'alternativa che gli si prospettava: una donna meravigliosa al suo fianco durante il giorno, quando era con i suoi amici ed una stregaccia orripilante di notte? O forse la compagnia della stregaccia di giorno e una fanciulla incantevole di notte con cui dividere i momenti di intimità?

Voi uomini cosa avreste scelto al posto di Gawain?
.....................................

Il nobile Gawain disse alla strega che avrebbe lasciato a lei la possibilità di decidere per se stessa. Sentendo ciò, la strega gli sorrise e gli annunciò che sarebbe rimasta bellissima per tutto il tempo proprio perchè Gawain l'aveva rispettata e l'aveva lasciata essere padrona di se stessa!"

Spero che questa divertente storia abbia strappato un sorriso alle signore e abbia illuminato un pochino i signori!

Buona notte!

giovedì 14 ottobre 2010

Una riflessione di quest'estate

Ad agosto ho frequentato un corso davvero interessante e utile.
Durante una delle prima giornate ci è stato chiesto di scrivere su un quadernetto cosa sentivamo nel cuore in quel momento.
Vorrei condividere ciò che io ho scritto.

"Quando pensi che una cosa sia impossibile, guarda chi sta peggio e riesce. Domandati come fa, dove trova la forza, per chi lo fa.

Porta dentro di te chi non c'è più, ricorda il meglio che ti ha dato, assumiti la responsabilità di mantenerlo in vita con il ricordo e cerca di fare lo stesso con chi ti è vicino.

Non porti limiti perchè la vita è una, può essere un cammino meraviglioso o un inferno.
Spetta a te decidere.

AMA LA VITA PERCHE' SOLO COSI' POTRAI AMARE TE STESSO E GLI ALTRI."

Vi auguro ogni bene. auguro a tutti di poter vivere la serenità e la gioia che io provo ogni giorno della mia vita.
Buona fortuna.
Ely

mercoledì 13 ottobre 2010

LA STRADA PER LA VITA

E' molto tempo che penso a tutto ciò che mi è capitato negli ultimi anni... Eventi straordinariamente belli e altri inesorabilmente dolorosi.
Da quando mio papà è morto, 9 anni fa, mi sono sentita trascinata dagli eventi. Era come se fossi spettatrice della mia vita, come se non fossi proprio io a decidere cosa dovevo fare. Per lungo tempo ho solo "reagito agli eventi".
Poi qualcosa è cambiato... Cosa direte voi.
Mi sono ritrovata, ho scoperto finalmente chi ero e chi volevo diventare.
Oggi quando ne parlo con i ragazzi, mi accorgo che stentano a crederci, mi vedono sicura, in carriera, mamma, libera professionista e non possono pensare che fino a qualche tempo fa mi trascinavo per il mondo senza sapere bene in quale direzione muovermi.
Cerco di farlo capire loro perchè avere questa informazione li tranquillizza e li aiuta. Non necessariamente le persone che hanno "apparentemente" successo e sicurezza agli occhi degli altri, ritengono di esserlo effettivamente
Inoltre dovremmo capirci su cosa intendiamo per successo e sicurezza.
In ogni caso... mi chiedo a volte se sia stata la fortuna,la bravura o un mix delle due ad aiutarmi a intraprendere un percorso che mi ha portato a capire cosa voglio fare e chi desidero diventare.
In realtà la risposta che mi sono data è la seguente:
NON MI SONO ACCONTENTATA, SONO STATA ALL'ERTA E SEMPRE PRONTA A VEDERE COSA LA VITA MI POTEVA OFFRIRE.
Non ho paura di rimboccarmi le maniche, non temo la concorrenza (anche se la tengo comunque d'occhio!), mi assumo le mie responsabilità NEL BENE MA SOPRATTUTTO NEL MALE, prendo dei rischi (cercando sempre di fare qualche calcolo!).
Ultima cosa.... cerco di imparare dagli errori! Capita di sbagliare e quando mi succede mi incavolo davvero molto e mi dispiaccio, però so che ricapiterà, è inevitabile.
Ciò che invece so di poter evitare è COMMETTERE PIU' VOLTE LO STESSO ERRORE. Quando mi succede allora difficilmente me lo perdono! Se proprio devo sbagliare... VOGLIO (non desidero, VOGLIO ANZI ESIGO) di avere almeno la soddisfazione di fare sempre errori diversi!
Questa forse è una parte della ricetta che mi ha portato dove sono ora.
Provate a cucinarla anche voi... aggiungete, togliete, modificate, fate ciò che ritenete più opportuno per voi e... buona fortuna.
A presto
Ely

lunedì 11 ottobre 2010

PAURA DI SPLENDERE

"La nostra più grande paura non è quella di non essere all'altezza. La nostra paura più profonda è quella di essere potenti oltre ogni immaginazione. E' la nostra luce e non le tenebre che ci spaventa di più.
Ci chiediamo: chi sono io per rifulgere ed essere straordinariamente attraente, ricco di doti meravigliose e semplicemente favoloso?
IN REALTA' CHI SEI TU PER NON ESSERLO?" (Marianne Williamson)

Direi che queste parole si commentano da sole.

Buona serata a tutti

giovedì 7 ottobre 2010

ACCETTA IL CONSIGLIO

Io adoro leggere, e leggendo trovo spesso brani che mi ispirano particolarmente. E' incredibile come anche all'interno di libri che magari non ci entusiasmano si possano nascondere perle di rara bellezza, o come in testi meravigliosi possa anche non esserci qualcosa che accende una miccia dentro di noi.

Voglio condividere un brano dal testo stupendo con cui terminava un film. La versione itaiana è stata prodotta da Linus e io l'ho letta su un libro di Livio Sgarbi. E' una serie di raccomandazioni alcune delle quali forse ve le siete sentite dire dalla nonna, che racciudono tutto il sapere e il sapore dell'esperienza di una vita!
Buona lettura :)

ACCETTA IL CONSIGLIO:

"Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi.
Non eri per niente grasso come ti sembrava.

Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta
quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
i veri problemi della vita sanno sicuramente cose
che non ti erano mai passate per la mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro
di un pigro martedì pomeriggio.

Fa' una cosa ogni giorno che sei spaventato.... canta.
Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti. Non perder tempo con l'invidia.
A volte sei in testa. A volte resti indietro.
La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.

Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore,
butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.

Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco
a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.

Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno
partite ti macheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario
di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,
ma non rimproverarti neanche.

Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi.
Senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.

Balla.
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza. Ti fanno solo sentire orrendo.

Cerca di conoscere i tuoi genitori.
Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli.
Sono il migliore legame con il passato
e quelli che probabilmente avranno più cura di te in futuro.

Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni,
i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze, geografiche e di stili di vita,
perchè più diventi vecchio,
più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.

Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,
ripulirlo,
passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo
per più di quel che vale.
Ma accetta il consiglio.... per questa volta! "

Alcune cose sono condivisibili, altre no. La cosa che più mi piace di questo brano è che mi fa pensare ogni volta che lo leggo.. mi costringe a rilfettere su ciò che faccio e sul valore che do alle cose e al tempo!
Spero possa essere lo stesso per voi!

Buona serata

martedì 5 ottobre 2010

IL PRINCIPE GOBBO

"in un regno lontano, un re aveva un figlio che era nato gobbo.
A ogni compleanno del principe, suo padre gli regalava tutto ciò che desiderava. Così, quando compì sedici anni, chiese un regalo molto speciale: voleva una statua che lo raffigurasse, MA SENZA LA GOBBA.
Il padre acconsentì e fece venire i migliori scultori del regno, a cui ordinò di scolpire una statua del figlio nel marmo più pregiato, senza raffigurare la gobba.
Così fu, e il giorno del suo sedicesimo compleanno il re gli donò la magnifica scultura, che venne collocata nei giardini del palazzo. Nel marmo il principe splendeva COME UN CAVALIERE BELLO E MAESTOSO.
Ogni giorno il principe contemplava la bellissima figura di marmo, desiderando con tutte le sue forze di assomigliarvi.
L'intensità del suo desiderio era così grande che giorno dopo giorno diventava sempre più simile alla scultura, finchè un bel giorno la gobba svanì e il principe divenne tale e quale l'imponente cavaliere raffigurato nella statua."

Potere della mente, del desiderio e della voglia di ottenere davvero qualcosa!
Magari non sarà possibile superare proprio tutti i limti ma quelli che ci poniamo noi... buttiamoli via!

Buona notte a voi, al cielo e alle stelle!

domenica 3 ottobre 2010

SVILUPPARE CARISMA

Spesso si pensa che il carisma sia una qualità innata, un talento con il quale o nasci oppure no. In realtà è stato dimostrato che non è così, ci sono delle caratteristiche che possono essere acquisite con esercizio che aiutano ad acquisire o accrescere la prorpia influenza sugli altri e quindi il carsima personale.

Intanto bisogna partire definendo le caratteristiche di questa importante competenza:
- CONVINZIONI CARISMATICHE che rappresentano ciò che penso su di me, sugli altri, sulle critiche che mi vengono rivolte e quale è la mia filosofia nei comportamenti con gli altri.

- STATI CARISMATICI: rappresentano come mi sento con me stesso e con gli altri (sicurezza, simpatia, concentrazione, ecc)

- COMPORTAMENTI CARISMATICI: come mi atteggio, in che modo riesco a utilizzare la mia voce, come gestisco la mia "immagine pubblica"

- ABILITA' CARISMATICHE: quanto sono in grado di creare rapporti positivi con gli altri, farli sorridere divertendo, persuadere e comprendere gli altri.

Apprendere alcune o tutte le capacità sopra elencate permette di accrescere la propria influenza sugli altri sia a livello personale che professionale e di conseguenza essere ascoltati con interesse, avere persone vicino desiderose di collaborare con noi per ottenere risultati positivi e molto altro.
Essere carismatici permette di migliorare notevolmente la propria qualità di vita, sempre che si utilizzi questo "potere" in modo positivo e non a scapito o a danno altrui.

Vi lascio con un piccolo filmato di seguito di una persona NOTEVOLMENTE CARISMATICA che spero possa essere di ispirazione!




Buona domenica

venerdì 1 ottobre 2010

UNA NUOVA SFIDA!

Una segnalazione per i visitatori! Da questo mese ho iniziato una collaborazione con un sito che parla di golf! Sia per giocatori esperti che per chi volesse solo capire cosa è questo sport ancora così poco conosciuto che però vede ben due italiani alle vette della classifiche mondiali!
Se volete andate a leggere i miei articoli e fatemi sapere cosa ne pensate!
Grazie e buona serata!

giovedì 30 settembre 2010

LA VITA E' GIUSTA

Quando qualcuno ti ferisce nel profondo, non perdere tempo alla ricerca di una vendetta. Così facendo perderesti la gioia di vivere e gli daresti partita vinta. Non augurare mai del male a nessuno, perchè chi fa del male prima o poi lo sconterà. Allora tu nel tuo cuore sentirai che in fondo il mondo è giusto! Non puoi essere tu il giustiziere, la vita lo fa già bene senza bisogno del tuo aiuto...

In fondo gli eventi non accadono per caso! Allora per sorridere insieme sulla differenza tra destino e caso.. per chi volesse ho inserito un bel viedo tratto da kung fu panda!



Buona notte

EVVIVA I NONNI!!!

Tra due giorni è la festa dei nonni! Come lo so? Perchè la mia bimba fa l'asilo e queste feste vengono sempre ricordate a scuola.
Lo spunto però è utile per fare una riflessione: è bello dedicare del tempo ad ascoltare e stare vicino alle persone anziane perchè sono custodi di una esperienza preziosissima e non vedono l'ora di rendersi ancora utili mettendola a disposizione di chi ha un secondo da dedicare loro.
Io ho la fortuna di avere ancora una nonna vicina, gli altri purtroppo se ne sono andati, ma tutti mi hanno lasciato qualcosa di importante.
La mitica nonna Lilli, che ancora è tra noi, per me è una miniera di consigli e di buon senso. Certo a volte perdo la pazienza perchè penso che certe cose NON POSSA capirle poichè ha vissuto un altro tempo. In parte è così, ma per le questioni importanti non c'è tempo: l'amore, le preoccupazioni di una mamma, il conflitto generazionale genitori-figli, le difficoltà tra coniugi queste non hanno tempo. Si modificano ma in fondo se ci riflettiamo un po' non sono poi molto cambiate.
La mia opinione è che l'esperienza è una risorsa da cui attingere, scegliendo quelle informazioni che ci possono essere utili. Se non la si raccoglie, però, non è possibile scegliere.
Chiacchierate un po' di più con i nonni se ancora li avete e scoprirete un mondo che non immaginavate!

Buona notte a tutti

martedì 28 settembre 2010

LE DOMANDE CHE CAMBIANO LA VITA

"La cosa importante è non smettere di porsi domande. La curiosità ha le sue buone ragioni di esistere. Non si può che restare sgomenti, quando si contemplano i misteri dell'eternità, della vita, della meravigliosa struttura della realtà. E' sufficiente cercare solo di capire un po' di questo mistero ogni giorno. Mai perdere il gusto di una sacra curiosità" Albert Einstein

Il nostro cervello è una macchina potentissima, molto più di quanto si possa pensare, purtroppo noi ne usiamo solamente una minima parte. Vi è mai capitato di incontrare qualcuno e non ricordare come si chiama o dove lo avete già visto? Al momento ve lo chiedete, magari non trovate la risposta e quindi accantonate il pensiero e continuate la giornata. A sera poi, come per magia, vi ricordate chi era la persona incontrata al mattino e dove l'avevate già vista. Questo perchè il cervello è strutturato per RISPONDERE ALLE DOMANDE e va avanti a lavorare anche senza che noi se ne abbia coscienza finchè non trova le risposte.
Domande positive ed efficaci portano a risposte produttive, mentre questioni negative producono effetti dannosi.
Allora, per fare in modo che il nostro cervello lavori per noi anche mentre ci sembra di essere "a riposo" impariamo a porci le domande giuste!

Un buon allenamento per iniziare un cammino di serenità e felicità potrebbe essere quello di rispondere alle seguenti domande ogni mattina:
1) Cosa mi fa felice nella mia vita in questo momento?
2) Cosa mi rende fiero di me?
3) Di che cosa sono grato?
4) Chi amo? Chi mi ama?

A sera invece potremmo farci queste domande:
1) Cosa ho dato agli altri oggi?
2) Cosa ho imparato oggi?
3) In che misura ho contribuito oggi a migliorare la qualità della mia vita?

Per coloro che pensano che questa possa essere semplicistico o stupido, vi invito a provare per due settimane, con pazienza e costanza. Vi stupirete dei risultati!
La domanda in assoluto più potente è quella relativa alla GRATITUDINE, sentimento ormai quasi in disuso che però aiuta a riempire la vita di gioia e di buone prospettive.

Mentre lavate i denti, vi fate la barba (per gli uomini, e si spero solo per loro!) o vi truccate (per le donne!) ponetevi queste domande e cercate una risposta. Se non la troverete il vostro cervello lavorerà tutto il giorno per fare in modo che alla fine la risposta arrivi. E potrebbe riservarvi belle sorprese quella risposta!
Se volete fatemi sapere come è andata!

Buona serata a tutti.

lunedì 27 settembre 2010

IL MIO PRIMO LIBRO!

Con grande emozione.... Devo dire che non mi sembra vero... Ho il piacere di comunicare che ho pubblicato il mio primo libro!
GOCCE DI MEMORIA vuole essere una raccolta di pensieri e rilfessioni che racchiudono un po' la mia vita professionale fino ad ora e che spero possano aiutare molti a credere di più nel fatto che LE COSE BELLE ACCADONO DAVVERO!

Grazie a chi ha contribuito all'uscita di questo libro che ho scritto principalmente perchè ne sentivo il bisogno.

Buona serata a tutti

domenica 26 settembre 2010

Cosa sapete della felicita?

Tutti vorremmo essere felici, ma spesso troppe cose sembrano impedirci di esserlo.
Tanto per iniziare però, ciò che pensiamo sulla felicità è vero?
Vi sottopongo un piccolo test che ho trovato su un libro, provate a rispondere a 7 sempici domande:
1) Chi vince grandi cifre (più di un milione di euro) alla lotteria diventa stabilmente più felice?
2)La felicità è più questione di serenità d'animo che di momenti di gioia?
3)Le persone religiose sono generalmente più felici rispetto alle persone non credenti?
4) Il livello di felicità che possiamo raggiungere è geneticamente determinato (si nasce più o meno felici.)?
5) La bellezza è fonte di felicità?
6) Di solito le persone sposate sono più felici dei single?
7) Si può decidere di diventare felici?

Prima di darvi le risposte... vi regalo un breve filmato sulla felicità!


Le risposte alle domande precedenti, secondo una statistica fatta a livello mondiale sono le seguenti:

1) FALSO. Gli studi condotti su coloro che hanno vinto grosse somme dimostrano che, superato il momento di euforia, non si sentono più felici di prima. Un anno dopo la vincita, il beneficio in termini di felicità è praticamente scomparso.

2) FALSO. i due aspetti sono parte integrante della felicità, come due facce della stessa medaglia

3) VERO. In genere le persone che coltivano la vita spirituale si dichiarano più felici dei non credenti. Però, l'appartenenza ad una religione ufficiale non gioca un ruolo determinante.

4) VERO. La propensione a provare emozioni piacevoli è questione di carattere. Si parla di lotteria genetica. Ma possiamo senz'altro modulare questa predisposizione.

5) FALSO. Le persone che si sono rivolte alla chirurgia estetica per diventare più belle, trascorso un po' di tempo dall'operazione, non sono più felici, ad eccezione di chi soffriva di gravi deformità.

6) VERO. La vita di coppia, purchè vi siano rispetto reciproco e intimità fa aumentare la felicità.

7) VERO. Secondo gli scienziati è possibile costruire la propria felicità nella misura almeno del 40%

Per concludere quindi..... FELICE NOTTE A TUTTI!

giovedì 23 settembre 2010

AVERE IL CORAGGIO DI ESSERE SE STESSI

Ho già parlato di autostima qualche tempo fa. Oggi vorrei regalare a chi ne ha poca un interessante racconto trovato quest'estate su un altrettanto interessante libro.
Sicuramente aiuterà a riflettere su cosa può significare il fatto di raggiungere una maggiore consapevolezza di sè e di conseguenza avere il coraggio e la fortuna di essere sè stessi amandosi un po' di più.
Buona lettura!

"Tang era un giovane operaio che viveva in un regno d'Oriente. Lavorava il rame e fabbricava magnifici utensili che vendeva al mercato. Era felice di vivere ed aveva un eccellente livello di autostima. L'unica cosa che ancora gli mancava era la donna della sua vita. Un giorno, un messaggero venne ad annunciare che il re voleva maritare la propria figlia al giovane suddito che avesse dimostrato di avere la maggiore autostima. Nel giorno convenuto, Tang si recò al castello e lì trovò parecchie centinaia di giovani pretendenti.
Il re li guardò tutti e chiese al suo ciambellano di consegnare a ognuno di loro cinque semi di fiori, poi li pregò di tornare a primavera portando con sè un vaso con i fiori sbocciati dai semi che avevano ricevuto.
Tang piantò i semi e li curò assiduamente, ma non accadde nulla.
Niente germogli, niente fiori. Alla data fissata, Tang prese il suo vaso senza fiori e partì per il castello. Centinaia di altri pretendenti portavano vasi pieni di fiori meravigliosi e si prendevano gioco di Tang e del suo vaso di terra senza fiori.
A quel punto il re chiese che ciascun pretendente sfilasse davanti a lui presentando il proprio vaso. Un po' intimidito, Tang giunse al cospetto del re:" Non è germogliato alcun seme, Vostra Maestà", disse. Il re gli rispose:" Tang, resta vicino a me!".

Quando i pretendenti ebbero sfilato, il re li mandò via tutti, a eccezione di Tang,e annunciò a tutto il regno che Tang e sua figlia si sarebbero sposati l'estate seguente. Fu una festa straordinaria! Tang e la principessa erano sempre più innamorati l'uno dell'altra. Erano molto felici.

Un giorno Tang chiese al re suo suocero:" Maestà, come mai avete scelto me come genero anche se i miei semi non erano fioriti?". E il re rispose:" Perchè quei semi non potevano fiorire, li avevo fatti bollire una notte intera! Tu sei stato l'unico a dimostrare abbastanza stima di te stesso e degli altri da essere onesto! Era un uomo così che volevo per genero!".

Fa riflettere vero?
Questo brano è tratto dal "Quaderno di esercizi per l'Autostima" di Rosette Poletti e Barbara Dobbs, lettura che consiglio a chi vuole divertirsi e fare qualche esercizio che potrebbe accrescere la sua autostima.

Buona notte

martedì 21 settembre 2010

I bambini non ci appartengono... anche se a volte lo vorremmo!

Ho letto di recente un brano di Kahlil Gibran tratto da "Il Profeta" che dovremmo leggere tutte noi mamme che, a volte, facciamo fatica a considerare che una volta uscito dal grembo il nostro cucciolo diventa un individuo e che non sarà mai più nostro come lo è stato nei nove mesi in cui lo abbiamo avuto dentro di noi.

" I vostri figli non sono i vostri figli,
sono figli della vita desiderosa di se stessa.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
e non vi appartengono benchè viviate insieme.
Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
poichè essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
poichè abitano case future, che neppure in sogno
potete visitare.
Cercherete di imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
poichè la vita procede e non si attarda su ieri.
VOI SIETE GLI ARCHI DA CUI I FIGLI, LE VOSTRE FRECCE VIVE,
SONO SCOCCATI LONTANO.
L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e con la forza vi
tende, affinchè le sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell'Arciere;
poichè così come ama la freccia che vola,
allo stesso modo ama la fermezza dell'arco."

Con l'augurio di poter avere la forza d'animo di seguire queste parole anche nei momenti difficili.
Buona giornata di sole a tutte le mamme e ai papà. E per i figli... cercate di capire.. anche voi un giorno sarete genitori!

lunedì 20 settembre 2010

UDITE... UDITE

Oggi stavo facendo una ricerca e mi sono imbattuta in un sito BELLISSIMO che vorrei segnalare a tutti i docenti e i ragazzi che vogliono partecipare a progetti in coordinamento e/o gemellaggio con scuole europee A BASSO COSTO perchè tutto viene fatto tramite internet.

Il progetto si chiama ETWINNING ed è aperto a tutti i docenti e i dirigenti scolastici.

Ragazzi SEGNALATELO perchè è stupendo e pieno di contenuti, possibilità di formazione gratuita a distanza, di scambi di idee e metodologie..... insomma una vera grande finestra sull'Europa.

Spero possa essere utile ad aprire qualche porta a dispetto della mancanza di fondi!

Buona serata a tutti

domenica 19 settembre 2010

LE PREGHIERE DI UN BAMBINO

Molto spesso proprio non ci rendiamo conto di come può essere il mondo visto da un bambino. E' così difficile tornare indietro e ricordare come ci sentivamo noi. Alcuni come me, nonostante molti sforzi addirittura proprio non riescono a ricordare.
Allora vorrei trascrivere un brano trovato in un libro che mi ha fatto pensare.

" Un bambino pregava così:
Signore, oggi ti chiedo qualcosa di speciale.... fammi diventare un televisore. Vorrei vivere come la tele di casa mia. Vorrei avere una stanza speciale in cui riunire tutti i membri della famiglia intorno a me. Essere preso sul serio quando parlo e diventare il centro dell'attenzione, che tutti ascoltanto senza interrompere o fare storie. Vorrei sentire l'attenzione speciale che riceve la tele quando non funziona. Avere la compagnia di mio papà quando torna a casa, anche se è stanco per il lavoro. Che mia mamma mi cerchi quando è sola e annoiata, invece di ignorarmi. Che i miei fratelli litighino per avere la mia compagnia. E che possa divertire tutti quanti, anche se la maggior parte delle volte non dirò niente di importante. Vorrei vivere la sensazione che lascino perdere tutto per passare qualche momento assieme a me.
Signore, non ti chiedo molto.... solo di vivere come vive qualunque televisore."

Certo questo brano è un po' forte e forse esagerato, ma credo che chiunque abbia famiglia possa essersi riconosciuto in almeno un paio di cose.
Non vuole essere nè una colpevolizzazione, nè un rimprovero, ma solo uno spunto di riflessione. Spesso diciamo di desiderare più tempo per i nostri bimbi ma di non riuscire ad averlo... Forse eliminando la televisione potremmo trovare in parte ciò che cerchiamo!

Buona Domenica a tutti!

giovedì 16 settembre 2010

IL CREDO DELL'OTTIMISTA

C'è stato un periodo molto complicato della mia vita in cui ho avuto bisogno di convincermi che avrei trovato la forza di andare oltre.
Mi è stato molto utile trovare all'inizio di un libro questo credo che ho fatto "mio" leggendolo tutte le mattine prima di alzarmi.

Lo dedico a tutte le persone che hanno bisogno di energia positiva!

CREDO DELL'OTTIMISTA:

Prometti a te stesso:
Di essere così forte che niente potrà turbare la tua pace mentale.
Di augurare salute,felicità e prosperità a tutte le persone che incontri.
Di far sentire a tutti i tuoi amici che in loro c'è qualcosa.
Di guardare il lato luminoso di tutte le cose e di fare in modo che il tuo ottimismo diventi realtà.
Di pensare solo il meglio, di impegnarti solo per il meglio e di aspettarti solo il meglio.
Di essere felice del successo altrui come se fosse il tuo.
Di dimenticare gli errori del passato e di tendere verso maggiori conseguimenti futuri.
Di essere sempre allegro e di donare un sorriso ad ogni persona che incontri.
Di dedicare così tanto tempo al tuo miglioramento da non avere tempo per criticare gli altri.
Di essere troppo grande per albergare preoccupazioni,troppo nobile per accogliere ira, troppo forte per provare paura e troppo felice per permettere che si creino problemi.
Di avere una buona opinione di te stesso e di proclamarlo al mondo, non con grandi parole, ma attraverso grandi azioni.
Di vivere confidando che il mondo sia dalla tua parte, finchè segui sinceramente la tua parte migliore.

(Il Credo dell'Ottimista apparve per la prima volta nel 1912 in un libro di Christian D. Larson, "Your Forces and How to Use Them". Una versione abbreviata viene attualmente usata da Optimist International, una organizzazione a livello mondiale che ha lo scopo di creare cambiamenti positivi nel mondo.)


Di questo credo due cose mi sono entrate davvero nel profondo: la prima è quella di sorridere alle creature che incontri e di essere serena. Un giorno infatti mi sono domandata: "quali sono le persone che amo avere vicino? quelle tristi o quelle serene e felici?" La risposta è scontata. Questo non significa che devo essere felice ad oltranza, sarebbe stupido. Ma cerco di trovare una serenità che NON dipende da ciò che mi accade intorno. Questo mi permette di vedere la gioia negli occhi delle persone che mi incontrano perchè le mie parole, anche quando sono in un momento difficile, danno speranza e fanno trasparire la convinzione che andrà meglio e che una soluzione comunque si trova sempre. In fondo solo alla morte non si può porre rimedio.

La seconda è la parte del credo che dice di avere una buona opinione di sè ma di proclamarlo al mondo non tanto con le parole ma soprattutto con le azioni.

Per me è stato utile, mi ha dato spunti per rilfettere e mi ha profondamente ispirato.
Spero possa essere lo stesso per chi vorrà leggerlo!

Buona notte e a presto

martedì 14 settembre 2010

IL TEMPO PER VIVERE DAVVERO

"una delle peggiori tragedie dell'umanità è quella di rimandare il momento di COMINCIARE A VIVERE. Sogniamo tutti giardini incantati al di là dell'orizzonte, invece di goderci la vista delle aiuole in fiore sotto le nostre finestre" Orazio

"L'uomo che osa sprecare anche un ora del suo tempo non ha scoperto il valore della vita" Charles Darwin

" .... se riesci a colmare l'inesorabile minuto di 60 con un momento di 60 secondi tua è la Terra e tutto ciò che è in essa". Ruyard Kipling


Spesso mi domando, quanto dolore dobbiamo sperimentare prima di dare il giusto valore alle cose. Purtroppo la risposta è quasi sempre: "MOLTISSIMO".
Mi auguro che questa rilfessione possa evitarne molto a voi tutti.



Buona VITA!

lunedì 13 settembre 2010

PRIMO GIORNO DI SCUOLA

Oggi si ricomincia la scuola... per certi aspetti una disgrazia... Sicuramente per i ragazzi che lasciano le vacanze, ma possono anche ritrovare le loro abitudini e i loro compagni.
Un augurio... che sulla vostra strada, tra tante persone che magari vi appariranno mediocri, ce ne sia almeno una capace di appassionarvi, trasmettervi quella energia che SOLO LE PASSIONI possono dare. Allora avrete trovato qualcuno che vi trasmetterà un messaggio che mai dimenticherete, magari vi darà qualcosa in cui credere e sperare!
A tale proposito per chi volesse investire un minuto del suo tempo ho trovato un bel filmato in internet che può essere di aiuto!




Buon inizio, che sia un anno in cui costruire la vostra identità, nutrendo la mente.
Arrivederci a presto

domenica 12 settembre 2010

FRAMMENTI DI ESPERIENZE

Le frasi, le parole in generale aiutano a riflettere perchè chiariscono i pensieri.
Eccone alcune che a me hanno lasciato un segno importante:

"L'UOMO COERENTE CREDE NEL PROPRIO DESTINO, L'UOMO INSTABILE NEL CASO" Benjamin Disraeli

"NON MI SCORAGGIO, PERCHE' OGNI TENTATIVO SBAGLIATO SCARTATO E' UN ALTRO PASSO AVANTI" Thomas Edison

"LA VITA O E' UN AUDACE AVVENTURA O NON E' NIENTE" Helen Keller

Arrivederci alle prossime riflessioni!

giovedì 9 settembre 2010

ATTENZIONE! BIMBI IN ASCOLTO

Il mondo dei bambini è magico e al suo interno può accadere qualsiasi cosa: i baci della mamma guariscono ogni male, la luce manda via i mostri, le ombre si ritirano con uno schiocco di dita e molto altro ancora!
Bisogna pensare però che per loro tutto ciò che viene detto, soprattutto dai genitori, è VERO e viene a volte anche interpretato secondo la loro visione del mondo. E allora, quale è la visione del mondo di un bimbo?
Di recete ho fatto una trasferta di lavoro con la mia bambina di 5 anni; dato che passavamo molte ore del giorno in luoghi dove non era possibile fare rumore e dove bisognava stare fermi, le ho dato una macchina fotografica perchè potesse divertirsi e passare il tempo usandola per immortalare ogni cosa che ritenesse bella o divertente per lei.
E' stato soprendentemente istruttivo perchè la quasi 200 foto da lei scattate in quei giorni mi hanno permesso di vedere il mondo attraverso i suoi occhi! E che mondo! A volte davvero magico nei suoi piccoli, e ai miei occhi insignificanti, particolari, a volte crudele e altre volte enorme e quasi irraggiungibile!
Questa premessa serve per arrivare ad una riflessione: i bambini sono molto più sensibili e svegli di quanto si possa pensare. Per poter stare loro vicini, davvero vicini, può essere utile cercare di "vedere" il mondo attraverso i loro occhi, "viverlo" con le loro emozioni e restituire il feedback degli adulti per aiutarli a crescere.Facciamo capire il nostro punto di vista e cerchiamo di comprendere il loro!
Non trattiamoli come dei piccoli esseri incompleti che NON POSSONO COMPRENDERE, perchè loro capiscono molto bene, a volte anche troppo bene.
Vi lascio con un esilarante spezzone del film "Senti chi parla 2" che può dare un esempio di quanto detto!
Ma prima una bella frase raccolta sempre grazie ai tanti libri che ho la fortuna di leggere:

"I BAMBINI SI DIFFERENZIANO DAGLI ADULTI IN QUANTO POSSIEDONO CONOSCENZE PRIVE DELLE RUGHE DELL'ESPERIENZA"



Buona serata e buon week end a tutti

martedì 7 settembre 2010

A volte ci sono delle cose che dobbiamo dire!

Qualche giorno fa ho scritto delle frasi che avevo dentro e spingevano per uscire!

Per chi volesse darci un'occhiata...

Buona serata e un mondo di bene a tutti.

domenica 5 settembre 2010

Il potere delle PAROLE

Gli antichi dicevano "Verba volant, scripta manent" frase saggia quando si tratta di affari. Nella vita dei sentimenti, nella vita di tutti i giorni le cose sono molto diverse. Le parole hanno un incredibile potere... Cosa ci diciamo ogni giorno, come ci raccontiamo ciò che accade, come lo raccontiamo agli altri, quale varietà di linguaggio abbiamo la fortuna di avere; sono tutti fattori che influenzano la nostra vita.
Senza contare che le parole, quelle pesanti, quelle che contano si incidono a fuoco nel nostro cuore.
Quanti di noi hanno nel cuore, nella testa nel dna le parole dei loro genitori, di chi ha contato nella loro vita. Quelle parole ci accompagneranno sempre perchè le abbiamo scritte dentro.
Allora sarà bene imparare ad usarle bene con noi stessi e con gli altri!
Avete mai ASCOLTATO DAVVERO quello che vi dite quando siete negativi oppure estremamente felici?
In genere siamo abituati ad amplificare e rendere catastrofici eventi limitatamente negativi e a rendere piccoli e scontati eventi positivi. Cosa accadrebbe se facessimo il contrario? che impatto ciò avrebbe sulla nostra vita?

E ancora: provate ad ascoltare le parole che usano i ragazzi o chi vi sta vicino e cercate di capire cosa significano davvero, avrete la gioia e l'opportunità di comprenderli meglio. In genere per le persone negative tutto è enorme, insormontabile, terrificante, ingestibile, inappellabile, ecc.
Se queste parole si trasformassero anche solo in grande, difficilmente superabile, brutto, faticosamente gestibile di certo la visione che hanno nella loro testa di ciò che stanno descrivendo cambierebbe parecchio!
Ho fatto di recente un corso molto bello, una volta tanto come discente e non come docente, e la formatrice che teneva il corso ha detto una frase che porterò con me per sempre (insieme alle tante altre che mi accompagnano) ed è la seguente:
"OGNI PAROLA CHE DICI TOCCA LA VITA DEGLI ALTRI" perciò è importante prestare attenzione alle parole. Non facciamole uscire casualmente dalla bocca per poi trovarci a dire.."scusa non avrei voluto" perchè a quel punto le scuse possono anche essere accettate ma le parole resteranno dentro la persona cui le abbiamo rivolte.
Di seguito un bel filmato che sottolinea il valore delle parole. Mi è piaciuto e come sempre ho la gioia di condividerlo!
A presto.

giovedì 2 settembre 2010

I nostri bambini..

Questa sera, mentre guardavo mia figlia addormentarsi ho pensato a come sarà da grande, a che tipo di mamma sono, a quante cose cambieranno da adesso a quando lei sarà adolescente.
L'unica costante credo rimarrà sempre e solo una: lei è la mia luce, il mio tesoro, la mia pulcina e farò tutto ciò che mi è possibile per starle vicino lungo il cammino della vita. MERAVIGLIOSA VITA.
Una cosa però ho cercato di insegnarle subito: la mamma non è perfetta, ci prova, ci mette tutto il suo amore ed il suo impegno, ma non è perfetta. Così che lei non abbia traumi quando se ne renderà davvero conto. Anche perchè nessuno ci consegna il manuale di istruzioni quando diventiamo mamme o papà, nessuno ci prepara davvero allo sconvolgimento che porta un piccolo cucciolo nella vita di chi deve prendersene cura e spesso si sente inadeguato.
E allora, oltre alle mie riflessioni, vorrei condividere alcune frasi tratte da un libro meraviglioso che mi ha aiutato davvero molto nel mio percorso:

"Mio padre non mi ha insegnato come vivere. Semplicemente viveva e mi permetteva di osservarlo" (Clarance Kellaud)

" I bambini si distinguono dagli adulti in quanto possiedono conoscenze prive delle rughe dell'esperienza" (Anonimo)

" E' più importante preparare tuo figlio per il cammino, che preparare il cammino per tuo figlio" (Anonimo)

"SE VUOI VEDERE TUO FIGLIO FELICE PER UN GIORNO, FAGLI UN REGALO. SE LO VUOI VEDERE FELICE PER TUTTA LA VITA, INSEGNAGLI A VIVERE" ( M. Grunberger)

" Colui che scrive nell'anima di un bambino, scrive per sempre" (Anonimo)

" IN OGNI MOMENTO ED IN QUALSAISI CIRCOSTANZA TRATTA I TUOI FIGLI COME ESSERE UMANI TOTALI E COMPLETI, CHE HANNO TANTO DA INSEGNARE A TE QUANTO TU HAI DA INSEGNARE A LORO" (Eric de la Parra Paz)

" Più ci si avvicina al sogno, più la leggenda personale si trasforma nella vera ragione di vivere" (Paulo Coelho)

Buona serata a tutti.

martedì 31 agosto 2010

RICOMINCIA LA SCUOLA!

Ho scritto una nota sulla mia pagina di facebook, con la citazione di un articolo interessante!
Spero possa aiutare tutti a riflettere un po'

Arrivederci a presto.

lunedì 30 agosto 2010

AIUTO! GLI ESAMI DI RECUPERO DEBITI!

In questi giorni si stanno svolgendo gli esami di recupero dei debiti formativi. Una percentuale altissima di ragazzi che hanno visto chiudersi l'anno con il "giudizio sospeso" ora deve affrontare le prove per dimostrare di aver colmato le lacune e poter quindi così essere ammessi all'anno successivo.
Come affrontare gli esami?
Alcuni consigli da parte di una ex prof di mate (a volte un po' mi pesa dirlo perchè la categoria non è di certo la più amata dagli italiani!) attualmente coach e impegnata spesso in corsi sul metodo di studio, la motivazione e la gestione del tempo e dello stress.
Una buona idea, soprattutto per le materie scientifiche è cercare di ragionare sui concetti per comprenderli e quindi impararli attraverso la riflessione. Si pensa che richieda più tempo ma non è così!
Evitiamo le solite convinzioni limitanti che si sentono troppo spesso: "studio a memoria perchè tanto non capirò mai!"
Se non lo avete capito fino ad ora non significa che non possiate capirlo domani mattina, grazie a qualcuno che ve lo spiega in modo diverso!
Altra idea brillante è quella di fare degli schemi riassuntivi dei concetti chiave, da poter consultare magari anche all'ultimo momento prima di svolgere il compito per evitare angosce dell'ultimo momento perchè ci si è scordati una data o una formula.
Un ultimo consiglio... Per aumentare la memoria, legate tra loro i ricordi. Cosa significa?
Quando studiate riflettete su come ciò che state imparando si lega a ciò che sapete già, fate magari un disegnino buffo che vi ricordi quella cosa, cercate di ricordare il tono di voce della prof quando ve lo ha spiegato....
Un ricordo "ricco" e fortemente concatenato ad altri è un ricordo duraturo e più facile da richiamare alla mente quando se ne ha bisogno.
Detto ciò finisco con un video molto carino legato proprio agli esami e vi faccio un enorme in bocca al lupo!!!!!

domenica 22 agosto 2010

Brano tratto dal libro "Coaching dal Cuore"

Questa mattina stavo leggendo l'ultima parte di questo libro di Arielle Essex e ho trovato questo passo utile, bello e pieno di spunti.

"Se puoi sinceramente dire di amare quello che fai, sei una persona molto fortunata. Quando ami il tuo lavoro, il lavoro smette di essere tale. Quando ami la tua vita, la trovi così affascinante che la mattina non vedi l'ora di alzarti dal letto per vivere un altro giorno. Ti dà piacere, stimoli, ti fa crescere e ti dà soddisfazione. Magari da ciò che fai puoi trarre anche AUTOSTIMA e un SENSO DI IDENTITA'. Le ore passate a lavorare sono cos' divertenti che non ti stanchi neanche. Forse speri di creare una vita proprio come questa. Forse hai avuto il coraggio di lasciare un lavoro noioso e monotono, può darsi che tu voglia ottenere il massimo dal fatto di essere stato licenziato o che tu voglia semplicemente farti una nuova carriera.
All'improvviso potresti trovarti di fronte a infinite opportunità, a rischi sconosciuti e alla perdita di tutto ciò che ti è familiare.
Seguire i passaggi contenuti in questo libro ti potrà aiutare a trovare la strada. TUTTAVIA IL FATTORE PIU' IMPORTANTEN RIMARRA' SEMPRE QUELLO DI SEGUIRE IL TUO CUORE."


Come a dire che dentro di noi, nel profondo, sappiamo cosa è meglio. Basta trovare il coraggio di seguire quella vocina che ci consiglia e ci guida!

Buona domenica e arrivederci a presto.

sabato 21 agosto 2010

PILLOLE DI SAGGEZZA

"La cosa importante è non smettere mai di porsi domande. La curiosità ha le sue buone ragioni di esistere. Non si può che provare un ammirato stupore, quando si contemplano i misteri dell'eternità, della vita, della meravigliosa struttura della realtà.
E' sufficiente cercare solo di capire un po' di questo mistero ogni giorno.

MAI PERDERE IL GUSTO DI UNA SACRA CURIOSITA'"

Albert Einstein.


NON PER NIENTE E' DEFINITO GENIO!

Buon Sabato sera a tutti quanti!

mercoledì 18 agosto 2010

PASSIONE VS AUTOSTIMA

La mancanza di autostima è una cosa devastante che purtroppo colpisce molte persone e tanti tantissimi giovani. Come ho già sottolineato ne so qualcosa ed essendo riuscita ad uscire dalla spirale negativa che mi portava a ritenere ogni cosa che mi riguardava insignificante e inutile vorrei aiutare tutti coloro che invece ci si trovano ancora invischiati.
Uno degli antidoti più potenti che conosco alla scarsa autostima è la PASSIONE. Quando ci si appassiona a qualcosa niente ha più importanza: anche se mi sento inadeguato, l'entusiasmo vince i miei dubbi.
La consapevolezza di far parte di qualcosa (un gruppo musicale, una coppia, una comunità di persone che condividono intenti e interessi, ecc) ci fa sentire vivi, pieni e importanti.
Ci avete mai fatto caso?
Quando ad esempio ci si appassiona ad un nuovo sport, all'inizio i risultati sono deludenti, ma non per questo ci sentiamo incapaci o inutili. Desideriamo provare, riuscire perchè questo sport ci appassiona e anche se i risultati alla fine non dovessero essere poi così soddisfacenti come ci aspettavamo, siamo comunque soddisfatti per aver provato dando il meglio di noi.
Cosa è questo se non un piccolo mattoncino di autostima? Un granello da inserire nella nostra valigia nel viaggio della vita?
Un bell'esempio di come la passione possa aiutare le persone a ritrovare loro stesse lo troverete nel video che ho allegato a questo post.
Buona giornata appassionata a tutti!

martedì 17 agosto 2010

OGNI MALEDETTA DOMENICA

Che spettacolo il discorso di Al Pacino negli spogliatoi! E' un grande esempio di rapport e di utilizzo dei modelli linguistici insegnati dalla PNL.
Lo regalo a tutti coloro che oggi hanno bisogno di carica ed energia!

Sondaggio!

Ciao a tutti!
ho aperto un sondaggio dedicato a tutti i ragazzi che visiteranno il mio blog che ancora non hanno preso il Diploma.
Fatemi sapere come la pensate in tema di orientamento e formazione nelle scuole, ve ne sarò immensamente grata!
Un abbraccio.

Orientamento o disorientamento dei ragazzi?

Appena finita la Maturità, una delle domande che si pongono i ragazzi è : cosa farò dopo il Diploma?


Purtroppo le iniziative di orientamento nelle scuole vengono proposte proprio durante il quinto anno, quando i ragazzi sono talmente concentrati sulla preparazione dell’esame da prendere alla leggera una scelta che invece è molto importante. Le statistiche mostrano una situazione disarmante, molti ragazzi non arrivano a finire il primo anno di università perché buona percentuale di coloro che si iscrivono ad una facoltà o abbandonano, oppure cambiano perché si rendono conto di aver scelto un indirizzo sbagliato.

L’orientamento spesso consiste, inoltre, in una giornata “fieristica” nella quale esperti di università diverse vengono invitati nelle scuole. Ad ognuno di loro viene concessa una aula all’interno della quale possono recarsi i ragazzi per avere informazioni. L’iniziativa potrebbe essere utile se prima i ragazzi fossero stati preparati a visitare solo le aule dove viene presentata la facoltà che gli interessa, altrimenti si rischia come spesso capita di vedere i giovani al termine della giornata con in mano depliant informativi di 10 indirizzi differenti e sul volto una evidente espressione di smarrimento.

Un modo utile per poter sostenere i nostri ragazzi nel percorso che li porterà ad effettuare una scelta, quale che essa sia, è innanzitutto far comprendere loro il valore di prendere una decisione consapevole. Poi bisogna discutere con loro su quali sono le capacità che sentono di avere, su come immaginano il loro futuro non tanto per ciò che riguarda una professione specifica ma più per ciò che riguarda l’impostazione della vita stessa. Se un ragazzo infatti si immagina bene in un lavoro che lo porti a viaggiare spesso potrà scegliere ambiti che gli permettano una simile opportunità. Alternativamente ci sono coloro che desiderano un posto con orari precisi, stabiliti e un certo grado di tranquillità.

Aiutare i giovani a riflettere sul tipo di lavoro che desiderando fare, su come immaginano la loro vita da adulti fornisce delle indicazioni utili sugli ambiti sui quali indirizzarli. Avere una prospettiva e una idea precisa di ciò che andranno a fare, di contro, aumenta la motivazione allo studio dei giovani.

L’orientamento per questo motivo dovrebbe essere fatto già dalla classe seconda o terza in modo che gli alunni abbiano il tempo di riflettere su di loro, di osservare il mondo intorno, di fare domande a chi magari svolge già il lavoro che loro vorrebbero fare e in questo modo acquisire con calma tutte le informazioni di cui hanno bisogno per effettuare una scelta consapevole.

Di recente ho svolto un progettodi orientamento con 29 ragazzi provenienti da due province diverse (Lecco e Varese) con età compresa tra i 16 e i 18 anni. Per questi ragazzi poter riflettere su come si fa una scelta, come si prendono decisioni, cosa è il mondo del lavoro e cosa offre il mondo universitario è stato interessante, coinvolgente e soprattutto ha aperto loro un mondo che non conoscevano o che immaginavano solo. La motivazione allo studio che ne hanno ricavato è stata fortissima perché si sono resi conto che il mercato del lavoro richiede persone capaci e competenti e che non possono permettersi di non avere queste due caratteristiche fondamentali perché altrimenti saranno scavalcati dai loro colleghi europei, spesso più motivati perché provenienti da situazioni notevolmente più difficili e meno agiate della nostra.

I ragazzi hanno avuto l’opportunità di interagire con docenti universitari, psicologi e esperti del mondo del lavoro ai quali hanno potuto porre domande ottenendo risposte per i loro dubbi.

Al di là dell’esperienza specifica , opportunità di questo genere possiamo crearle noi per i nostri figli, facendoli parlare con amici e colleghi che possano dare loro una testimonianza di vita, invitandoli ad andare a visitare atenei, frequentare lezioni, chiedere informazioni autonomamente anche in periodi “non sospetti” e cioè non in occasione degli open day dove tutto ciò che funziona al meglio viene esposto in prima fila per dare la migliore impressione possibile. Le scuole è meglio visitarle durante l’anno, in un normale periodo di attività per verificare se ad esempio il funzionamento della segreteria è soddisfacente, se le aule sono davvero funzionanti e se i docenti sono veramente disponibili a dare informazioni e collaborare affinchè gli studenti possano costruirsi un futuro.

Un consiglio per ragazzi (e per i loro genitori che li seguiranno in questo percorso) , dunque, riflettete sul futuro e trovate il modo di iniziare ad immaginarlo oggi per trovare in quello scopo la motivazione per fare bene da subito costruendo quindi la vita che desiderate.

Buona fortuna!