sabato 23 ottobre 2010

Perchè guardarsi le spalle?

In questo periodo sono molto felice. Molte cose che desideravo si stanno poco per volta realizzando soprattutto in campo professionale ma anche personale. Le persone che ho vicino e mi vogliono bene mi dicono spesso che sono felici per me ma che è bene che io non parli troppo della mia gioia. Devo guardarmi le spalle dall'invidia e dalle possibili cattiverie.
Ma io mi chiedo perchè?
Quello che ottengo è frutto di lavoro, fatica, fortuna, solidarietà e molto altro. Tutti sappiamo che, a parte poche eccezioni, la vita non regala molto. Bisogna guadagnarsi i successi. Ma una volta raggiunti perchè non esserne felici?
perchè non esternare questa felicità?
Le persone che incontro, i ragazzi con cui ho la fortuna di parlare credo siano attirati e confortati dal sentire che ci sono persone che ce la fanno.
Se diciamo sempre e solo quando va male non possiamo poi lamentarci che i giovani non credano nel futuro.
Io vorrei con la mia gioia di vivere, lavorare e crescere dare speranza a chi incontro. La speranza che mi ha aiutato quando è morto mio padre, la stessa che mi ha sostenuto quando credevo di non avere un futuro, quella che oggi mi fa sorridere, gioire e ringraziare il cielo per dove sono ora e per dove arriverò domani.
Perchè la vita deve essere un disco rotto in cui ci si lamenta di ciò che non funziona, intervallata da brevi parentesi in cui accade qualcosa di felice?
Io ho deciso di ribaltare questa consuetudine.
Desidero che la mia vita sia un percorso di gioia, intervallato da attimi magari di tristezza o difficoltà.
Per questo non mi guardo le spalle e adoro dire che, dopo aver passato periodi bui e momenti difficili, sono felice, soddisfatta e serena.
Auguro la stessa cosa a tutti voi.
Ely

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