martedì 27 marzo 2012

MEDIAZIONE : NUOVA OPPORTUNITA'?

Buona sera a tutti... E' parecchio che non scrivo perchè sono stata molto presa per il lavoro ed inoltre ho fatto un corso davvero interessante per poter diventare mediatore civile e commerciale.
Non so quanti di voi ne hanno sentito parlare, in ogni caso vorrebbe essere una piccola rivoluzione, di sicuro è una ottima opportunità per risolvere controversie senza dover necessariamente ricorrere ad un legale e con costi davvero contenuti.

Per l'esame, che si è svolto lunedì, ho dovuto preparare una piccola tesina che riguardava il tema della "comunicazione in mediazione".

Vorrei riportarne un estratto per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento.
Anche se ci sono state alcune cose che sono andate diversamente da come mi aspettavo sono felice di aver seguito il corso; ho conosciuto belle persone tra i compagni di corso e ho appreso importanti nozioni che mi serviranno di sicuro nella vita personale e profseeionale!

Di seguito dunque una parte della tesina che ho scritto come riflessione sullìimportanza della comunicazione affinchè il mediatore si presenti nel migliore dei modi! Spero la troviate interessante!

La comunicazione permea la nostra vita ed è la base per poter costruire interazioni e rapporti sia personali che professionali efficaci. Le tecniche di comunicazione sono sicuramente un’ottima base di partenza per poter migliorare la comprensione dei modelli percettivi degli individui.
La sfida iniziale del mediatore, a mio avviso, è rappresentata dalla necessità di comprendere la visione soggettiva che ogni singola parte ha nei riguardi della mediazione e del professionista che la svolge. Infatti, dato che la mediazione è una opportunità nuova che si sta facendo largo a fatica e poco per volta, la conoscenza del percorso che rappresenta e delle regole che la disciplinano è ancora frammentaria. Come tutte le innovazioni infatti deve superare lo scoglio del cambiamento culturale che essa rappresenta.
Alla luce delle considerazioni appena fatte, ritengo che la comunicazione sia fondamentale per accompagnare il mediatore anche e soprattutto nella prima e delicata fase del percorso di mediazione.
In questa fase infatti è necessario
1. Verificare la posizione e le convinzioni delle parti nei confronti della mediazione
2. Illustrare e spiegare in modo adeguato chi è il mediatore
3. Spiegare e chiarire le informazioni necessarie affinchè le parti siano consapevoli degli articoli più significativi della legge che disciplina la mediazione
Come vengono date tali informazioni ed il modo in cui vengono accolte le parti sono alcuni degli elementi fondamentali per la riuscita della mediazione stessa. Sappiamo infatti che l’impressione che viene fornita nei primi minuti di una rapporto interpersonale è la più significativa e anche la più difficile da ribaltare successivamente qualora fosse errata.
Passare da una dimensione soggettiva (la percezione delle parti coinvolte riguardo alla mediazione) ad una dimensione oggettiva (cos’è la mediazione, quale legge la regola, chi è e cosa fa il mediatore) è un percorso tutt’altro che scontato, che va gestito proprio alla luce delle competenze comunicazionali acquisite e dal quale dipenderà in buona parte lo svolgimento della mediazione stessa.
Quali possono essere dunque le competenze chiave per poter gestire al meglio questo primo momento di accoglienza e conoscenza delle parti?
Di sicuro la base per impostare una buona comunicazione in tal senso è imparare, esercitarsi ed affinare la capacità di ascolto attivo e la calibrazione sensoriale dell’altro; entrambi devono essere fatti con estrema curiosità, senza la pretesa di comprendere già le posizioni delle parti e senza alcun pregiudizio. Ascoltare in modo efficace infatti può essere possibile laddove non si cerchi conferma di un’idea precostituita: il rischio e la tentazione che ne deriverebbero,sarebbero quelli di cercare conferme di ciò che si suppone di sapere già.
Passo successivo all’ascolto è l’elaborazione di quanto osservato, ascoltato e percepito. Questa fase permette di approfondire la conoscenza del modo di comunicare dell’interlocutore e di iniziare a formulare delle ipotesi sulle sue percezioni, convinzioni, idee e punti di vista al riguardo.
A questo punto è possibile impostare la spiegazione relativa al procedimento di mediazione ed al ruolo del mediatore cercando di adeguare la comunicazione ai canali percettivi delle parti, utilizzando un linguaggio adatto e impostando il messaggio in modo da minare eventuali convinzioni soggettive e/o limitanti affinchè esse possano essere sostituite in parte o in toto con informazioni chiare ed oggettive riguardo ciò che si sta per affrontare.
Certamente la comunicazione deve poi essere mantenuta, gestita e calibrata durante tutto il percorso;a mio avviso però la fase iniziale è decisiva e va quindi curata con particolare attenzione. Si parte infatti con alcuni potenziali svantaggi dovuti ad una cultura ancora poco aperta alle ADR, alla presenza a volte di elementi esterni di disturbo e ad alcune campagne di informazione legate alla mediazione che hanno creato qualche confusione.
Fondamentale sarà anche utilizzare al meglio la comunicazione non verbale e paraverbale. Sappiamo infatti che esse costituiscono oltre il 90% dell’impatto che possiamo fornire attraverso una singola comunicazione e che sono decisive quindi per creare un messaggio che diventi mirato ed efficace rispetto all’obiettivo che ci si pone. Tale scopo è inizialmente legato alla percezione ed alla “mappa” che le parti hanno riguardo la mediazione.
Una volta creata questa base di partenza, mantenendo l’attenzione ai canali comunicativi e utilizzando adeguatamente le domande è possibile condurre le parti attraverso la fase conciliativa.
In questa circostanza è davvero importante che il mediatore utilizzi tutte le tecniche di cui dispone (comunicazionali e non) per rendere palese ed evidente la sua indipendenza ed imparzialità e che sostenga il percorso delle parti affinchè siano esse stesse a vedere, cercare, proporre e trovare una soluzione atta a dirimere la loro controversia."


Vi auguro buona serata!
A presto
Ely

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